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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Regioni e Asl

Roma. Idi: accordo Fondazione, Regione e Sindacati. Ritirata procedura licenziamento per 180 lavoratori

immagine 24 giugno - Siglata ieri l’intesa. Al via i contratti di solidarietà che prevedono una riduzione del 23% dell’orario. Verrano mantenute ferie, festività maturate, 13° mensilità e premio di produttività,  non tenendo conto della riduzione oraria.
No al licenziamento dei lavoratori dell’Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma. E’ giunta ad una positiva conclusione la trattativa aperta tra la Fondazione Luigi Maria Monti, le rappresentanze sindacali e l’Assessorato al lavoro della Regione Lazio. Un accordo che ha portato la Fondazione a ritirare la procedura di licenziamento collettivo per 180 lavoratori.

“Il processo di risanamento dell’ospedale – si legge in una nota dell’Idi - passa attraverso i contratti di solidarietà per i lavoratori dell’IDI di Roma e di Villa Paola. L’accordo, siglato ieri, tra  Organizzazioni sindacali,  FLMM e Regione Lazio, prevede in concreto un’esigua riduzione dell’orario di lavoro, mantenendo ferie, festività maturate, 13° mensilità e premio di produttività,  non tenendo conto della riduzione oraria. La Fondazione continua nella sua opera di risanamento delle strutture, con un’attenzione particolare ai lavoratori del gruppo”.
 
“Cgil Cisl e Uil – si legge in una nota dei sindacati - su mandato assembleare hanno concordato con la Fondazione Luigi Maria Monti e l’assessorato al lavoro della Regione Lazio, un contratto di solidarietà per tutti i lavoratori dell’Idi/Villa Paola con riduzione oraria pari al 23%. l’accordo prevede:

· tutti i lavoratori, nessuno escluso avranno la riduzione del 23% dell’orario
· le ferie e le festività saranno maturate non tenendo conto della riduzione oraria
· la tredicesima mensilità sarà maturata non tenendo conto della riduzione oraria
· il premio di produttività (art. 65 ccnl) sarà erogato non tenendo conto della riduzione oraria
· la Fondazione anticiperà ogni mese la quota del 50% a carico Inps attraverso una propria linea di credito. qualora la fondazione non riuscisse a concludere un accordo con l’istituto di credito, una parte di questa quota sarà data come anticipo tfr.
24 giugno 2016
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