L’Udc del Lazio si appresta a entrare nella giunta di Renata Polverini con due assessorati. La notizia è stata data oggi nel corso di una tavola rotonda dell’Anaao regionale cui hanno partecipato esponenti politici e rappresentanti della sanità laziale e nazionale.
A confermare quanto già circolava da giorni negli ambienti della Regione è stato il senatore Domenico Gramazio (Pdl), indicando in Luciano Ciocchetti, attualmente membro della Commissione Cultura della Camera (anche lui presente all’incontro), uno dei due possibili nuovi assessori. Un “rimpasto” che, conferma Ciocchetti, potrebbe arrivare già la prossima settimana.
Ma le novità per la giunta laziale non si fermano qui. Domenico Robilotta, ex consigliere regionale Pdl, non rieletto a seguito della non ammissione della lista del Popolo delle libertà alle ultime elezioni, ha infatti sollevato la questione sul come rispondere all’ultimatum di ieri del Governo nazionale che ha deciso di vietare al Lazio, e ad altre regioni in disavanzo, di accedere ai fondi Fas per sanare il debito.
Per Robilotta, il no ai tagli ai posti letto ospedalieri, annunciato da Polverini in campagna elettorale, non potrà essere mantenuto. “Polverini dovrebbe fare come fece Fitto in Puglia sei anni fa quando, con coraggio e responsabilità, decise di ristrutturare pesantemente la rete ospedaliera pugliese”.
Nel corso del dibattito sono poi intervenuti anche tre ex assessori laziali, Cosentino, Battaglia e Saraceni, che hanno convenuto sulla necessità di una profonda revisione del sistema sanitario regionale con una forte assunzione di responsabilità da parte della politica, ma anche del sindacato.
Concetto ribadito anche da Lino D’Ubaldo, presidente della Asp laziale. È stato infine Enrico Bollero, direttore generale della Fondazione Policlinico Tor Vergata, a richiamare l’attenzione sulla qualità delle cure quale primo indicatore per valutare la bontà o meno di un servizio sanitario. “Oggi a decidere tutto sulla sanità è ancora una volta l’economia e questo si traduce in aride cifre che non tengono conto di cosa effettivamente si fa, e per quali finalità, nelle singole strutture”
“Se è l’economia a prevalere ha detto infine Donato Antonellis, segretario regionale dell’Anaao Assomed, la sanità muore e si perde di vista il vero obiettivo del nostro lavoro e del nostro impegno”. “Detto questo, l’Anaao del Lazio – ha concluso Antonellis – è pronta a fare la sua parte per la razionalizzazione e il rilancio della sanità nella nostra regione”.
E.M.