Nel corso del question time dello scorso 16 maggio, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, rispondendo sulla situazione della sanità siciliana, aveva definito il sistema sanitario regionale “caratterizzato da perduranti criticità”. Il Ministero della Salute, aveva sottolineato Fazio, da ultimo con un documento del marzo 2011, “ha evidenziato la bassa percentuale di assistenza domiciliare agli anziani, la bassa disponibilità di strutture residenziali per anziani non autosufficienti e l’esistenza di elevati indici di inappropriatezza come, ad esempio, in relazione ai parti cesarei”. Anche alcuni impegni della Regione contenuti nel Piano di rientro, aveva precisato il ministro, “restano caratterizzati da elevata criticità e le iniziative per rimediare agli inadempimenti degli anni 2007/8/9 sono state definite dal Tavolo previsto insufficienti”. Quanto alla spesa farmaceutica territoriale, infine, “ resta superiore al tetto normativo di riferimento del 13,6%”.
Non si è fatta attendere la risposta del governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, “stupito” dal cambiamento di rotta del ministro, dopo le parole di elogio spese in passato per l’andamento della sanità isolana. "Qualcuno si illudeva che il ministro Fazio avesse libertà di pensiero e di parola – ha detto Lombardo -. Evidentemente dopo avere elogiato solo pochi giorni fa la sanità siciliana, è stato richiamato all'ordine dai vice ascari isolani, in arte parlamentari del Pdl, e ha invertito la rotta di 180 gradi. Parlando stavolta al contrario del nostro sistema sanitario, ne ha esaltato le criticità".
Il governatore ha infine evidenziato come, dagli stessi “ascari”, sia immediatamente partito il “coro” per chiedere le dimissioni dell’assessore Russo, il che, secondo il parere di Lombardo, “considerata l’incredibile performance del ministro, e lo straordinario impegno profuso dall’assessore Russo per riformare riformare un vecchio sistema sanitario di cui c'è poco da rimpiangere, dovrebbe portare a chiedere le dimissioni di Fazio per ragioni di coerenza e serietà”.