In Sicilia è in rampa di lancio un corposo piano che prevede un incremento di personale di circa 5mila unità nel comparto sanitario. La pubblicazione dei bandi avverrà nel corso di questo mese e consentirà di colmare consistenti vuoti nelle piante organiche delle nove Asp siciliane. Per alcune si tratterà di un’autentica boccata di ossigeno dopo anni di agonia. La giunta guidata da Crocetta ha infatti approvato la proposta di deliberazione relativa agli atti di indirizzo aziendali delle Asp e delle aziende ospedaliere.
Per esempio
l’Asp di Enna, come segnala il Giornale di Sicilia, dovrebbe registrare una crescita nella dotazione del personale pari al 14,2%, grazie all’assunzione di circa 300 unità tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari, ostetrici e qualche amministrativo. Addirittura nell’Ennese ci sono reparti privi dei primari in neurologia, oncologia, otorino, pronto soccorso, geriatria, dermatologia, laboratorio di analisi e centro trasfusionale.
Nel Messinese le caselle che si riempiranno dovrebbero essere addirittura 900: circa 400 nell’Azienda sanitaria provinciale, 200 per il Policlinico Universitario, 200 all’azienda Papardo, circa 100 al Centro neurolesi.
Nel Trapanese le nuove unità dovrebbero toccare quota 513: 153 medici, 136 infermieri e il resto operatori socio-sanitari e ausiliari.
A livello ospedaliero la ripartizione sembra già delineata: 136 al Sant’Antonio Abate di Trapani, 139 al Borsellino di Marsala, 51 al Vittorio Emanuele di Castelvetrano, 92 per l’Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, 39 per il Bernardo Nagar di Pantelleria e 13 per il Salemi.
Nel Siracusano l’incremento previsto sarà invece di 243 unità, con 409 contratti tramutati da tempo determinato a indeterminato.