“Da tempo ho sostenuto con convinzione, sia come istituzione, ma prima di tutto come donna, la campagna Lilt per la prevenzione del tumore al seno. Sono fermamente convinta che solo la prevenzione può salvare il più alto numero di donne" e per questo "vogliamo rivolgerci ad una popolazione sempre più estesa, allargando la fascia di età dello screening da 50-70 anni a 45-74 anni, contribuendo così alla riduzione dei rischi chirurgici e invalidanti che ne possono conseguire”. Ad affermarlo è la stata la
Presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della “Campagna Nastro Rosa” all’Azienda Ospedaliera di Perugia.
Ad introdurre l’evento
Antonio Rulli, presidente regionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e responsabile della Breast Unit del S. Maria della Misericordia, che ha annunciato il finanziamento da parte della Lilt nazionale, di 127.500 euro, frutto delle donazioni del 5X1000, alla Sezione Provinciale di Perugia. "Oltre a sostenere la campagna di informazione e di prevenzione, sarà utilizzata per una borsa di studio", ha spiegato Rulli. “Siamo orgogliosi di questo contributo, segno della grande attenzione che ci viene riservata dall’unica associazione che ha tra i suoi obiettivi, oltre che la cura dei tumori, anche la prevenzione. Svolgo questa attività di lotta contro i tumori della mammella da molti anni, e posso sostenere, prove alla mano, che i cambiamenti riguardano la fascia d’età delle donne costrette ad affrontare questa grave patologia. L’età si è abbassata, ed è per questo che noi operatori sanitari, con l’aiuto delle istituzioni, dobbiamo alzare la guarda, portare le donne più giovani ad avere cura della loro salute, concentrando la loro attenzione sulla prevenzione”, ha detto Rulli.
Se in Italia i nuovi casi annui di cancro alla mammella sono 48.000, si considera che in Umbria nel 2014, i casi siano stati 1.200, con 800 casi di primi tumori. Dal gennaio al giugno 2015, sono stati 270 gli interventi chirurgici eseguiti dalla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.
L’aumento dell’incidenza del tumore al seno è stata pari ad oltre il 15 per cento negli ultimi sette anni. In particolare, è stato registrato un incremento, in età compresa tra i 25 e i 50 anni, di circa il 30 per cento. Si tratta di una fascia di età oggi “esclusa” dal programma di screening previsto dal servizio sanitario nazionale, riservato alle donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Secondo Rulli, per la campagna, non sarà sufficiente solo il mese di ottobre: "Andremo avanti ancora per qualche mese, cercando di raggiungere il più alto numero di donne possibili”.
Il
Direttore Sanitario dell'Ao Manuela Pioppo, si è soffermata sulla qualità dei servizi offerti dall’Azienda Ospedaliera di Perugia nel campo dei tumori femminili, ed in particolar modo del tumore della mammella. “Siamo orgogliosi che il nostro Ospedale dal 2008 riceve dal Ministero della Salute, e dall’Osservatorio Nazionale ONDA, il riconoscimento dei 3 bollini rosa, frutto di attenzioni, sia nella diagnostica che nella cura dei tumori femminili. L’umanizzazione ci sta particolarmente a cuore e il sostegno in situazioni di emergenza, sono necessari per avviarsi verso le terapie migliori ed infine la guarigione”.
Dalla presidente Marini, infine, un appello ai giornalisti: "Vi chiedo di svolgere un’attività di comunicazione basilare per diffondere sempre più e sempre meglio questa campagna del Nastro rosa".