toggle menu
QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Regioni e Asl

Veneto. Coletto: “I conti sono sostanzialmente in ordine”

immagine 17 febbraio - Ammonta a 72 milioni 564 mila euro la previsione di disavanzo d’esercizio 2010 della sanità veneta, in miglioramento rispetto all’anno precedente. Un risultato raggiunto grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto tutti i protagonisti del mondo sanitario.
“Un risultato eccezionale, raggiunto senza disporre dell’addizionale Irpef e riuscendo comunque a coprire 103 milioni di euro di prestazioni extra Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e 57 milioni di finanziamenti all’Arpav”. Così l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha commentato la previsione di disavanzo d’esercizio 2010 della sanità veneta, fissata a 72 milioni 564 mila euro. La previsione di disavanzo dell’anno precedente si era chiusa a 110 milioni di euro, per poi scendere a consuntivo a 92 milioni 693 mila euro. “È molto importante notare – ha specificato l’assessore – che i dati 2010 sono previsionali e non escludo che il consuntivo, che avremo entro il 30 marzo prossimo, possa essere ancora migliore”.

Tutti risultati raggiunti, ha detto, grazie al lavoro di squadra che ha visto coinvolti Direttori generali, organizzazioni di categoria dei medici ospedalieri e territoriali, tutto il personale e i sindacati. “Qualche mese fa, tutti hanno capito la difficoltà del momento – ha aggiunto – ed ognuno ha fatto la sua parte, riuscendo a contribuire ad un sostanzioso rientro senza intaccare i servizi erogati ai cittadini, che era la cosa più importante”.

Ridurre la costosità del sistema senza tagli, ha spiegato Coletto, è stato possibile grazie ad un pacchetto di azioni, quali un intenso lavoro sull’appropriatezza delle prestazioni e delle prescrizioni, il contenimento della spesa farmaceutica e le nuove modalità introdotte nella gare d’acquisto. Il risultato d’esercizio 2010 delle aziende sanitarie è stato fissato a meno 456 milioni 335 mila euro (il dato più basso da molti anni), dei quali 173 milioni 873 mila di ammortamenti non sterilizzati, e 11 milioni 536 mila di voci riconosciute a scomputo dal tavolo di Monitoraggio nazionale. Il rimanente, circa 270 milioni, è stato coperto con 198 milioni di risorse reperite all’interno del budget della sanità regionale. “Un trend – ha sottolineato ancora Coletto – in vistosa diminuzione rispetto agli anni precedenti. Al vaglio del Ministero dell’Economia possiamo davvero dire che ci presenteremo con i conti sostanzialmente in ordine”.

17 febbraio 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata