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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Lettere al Direttore

Riordino Iss. Oltre 200 operatori di sanità pubblica scrivono a Ricciardi: “Salvaguardare ruolo e funzioni del Cnesps”

di Oltre 230 firme
Gentile direttore,
le inviamo con cortese preghiera di pubblicazione il testo di una lettera/documento spedita lo scorso 5 maggio al Prof. Walter  Ricciardi, in merito al riordino dell'Istituto Superiore di Sanità. Ecco il testo della nostra missiva alla quale hanno dato la loro adesione oltre 230 professionisti di sanità pubblica a livello regionale e di ASL.
 

Egregio Prof. Ricciardi,
vorremmo sottoporLe alcune riflessioni al fine di fornire un contributo costruttivo in una materia che in termini organizzativi non ci riguarda ma che nello sviluppo o meno di alcune funzioni, centrali nel panorama della sanità pubblica in Italia, ha una ricaduta fondamentale nella nostra attività di operatori di sanità pubblica a livello regionale e di ASL.
 
Il contesto del riordino
Siamo convinti della necessità di una riorganizzazione dell'ISS e di una migliore individuazione dei compiti e delle forme organizzative delle diverse strutture di cui è composto l'Istituto. Da parte nostra siamo particolarmente interessati in un rilancio e nel rafforzamento delle funzioni del Centro di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS), visto il ruolo fondamentale che questo Centro ha svolto e svolge nel sostegno delle funzioni di sanità pubblica territoriale: dalla prevenzione, sorveglianza e controllo delle malattie infettive, delle malattie croniche, dei fattori di rischio comportamentali, alla promozione della salute in generale.
 
Le funzioni dell'ISS secondo noi da salvaguardare
Nel corso degli anni abbiamo beneficiato della capillare, costante e generosa attività di assistenza e formazione offerta dal CNESPS: indagini sul campo, corsi su temi o strumenti specifici e di fondamentale importanza per le attività sul territorio (epidemiologia di base ed avanzata, metodi di indagine di epidemie, comunicazione del rischio, uso di software epidemiologici gratuiti e alla portata di non-statistici), master in epidemiologia applicata (PROFEA) nazionali e repliche regionali, formazione continua nell'ambito delle sorveglianze e dei Piani della prevenzione, ecc. Grazie a queste attività è stata creata una solida ed estesa rete di operatori presenti in tutte le regioni ed ASL che, parlando lo stesso linguaggio e condividendo gli stessi principi e valori, interagiscono amichevolmente e con facilità, in maniera formale e informale, non solo con il Centro, ma anche tra di loro, rafforzandosi e sostenendosi a vicenda. E' merito delle iniziative e della tenacia del CNESPS se oggi a livello locale abbiamo a disposizione dei sistemi di monitoraggio e sorveglianza di singole malattie (malattie prevenibili da vaccino, influenza e molti altri ancora) e di aspetti cruciali per la prevenzione e promozione della salute come i fattori di rischio comportamentali e socio-economici o l'adesione a raccomandazioni e servizi preventivi (PASSI, Passi d'Argento, Okkio alla salute). Sistemi che permettono, non solo a livello nazionale ma anche a livello regionale e di ASL, la programmazione e la valutazione delle attività di sanità pubblica, nonché l'informazione alla popolazione finalizzata all'aumento della capacità dei cittadini di prendere in autonomia decisioni sulla propria salute.
 
Esempi paradigmatici
Prima dell'avvio del sistema di sorveglianza PASSI, avvenuto 10 anni fa, chi come noi operava per la prevenzione a livello locale, di fronte alla semplice domanda su quant'era la percentuale di fumatori, di persone sedentarie o con eccessivo consumo di alcol nella propria ASL, era nella situazione imbarazzante di non sapere rispondere adeguatamente. Oggi, oltre a queste risposte, sappiamo anche quanto incidono le disuguaglianze sociali, valutiamo i cambiamenti nel tempo, sappiamo quanti hanno ricevuto interventi per evitare l'esposizione ai fattori di rischio e se tali interventi sono stati efficaci. E lo sappiamo, non perché ricevitori passivi di dati, ma perché siamo stati messi nelle condizioni di raccogliere ed interpretare autonomamente i dati, partecipare alla definizione dei questionari e degli strumenti di diffusione delle informazioni. Tutto ciò è stato possibile attraverso il coordinamento centrale ma partecipato e condiviso a livello regionale, un modus operandi che è anche alla base del senso di appartenenza a questo Centro che abbiamo sviluppato pur lavorando in periferia.
Il sostegno al programma Guadagnare salute e alla stesura dei Piani regionali della prevenzione rappresenta un altro ambito in cui il CNESPS gioca un ruolo essenziale. I coordinatori regionali dei Piani della prevenzione hanno ricevuto un metodo per la definizione dei propri Piani, una formazione specifica molto apprezzata e utile e sono stati accompagnati in tutte le fasi di lavoro fino alla valutazione finale dei Piani attraverso l'applicazione di indicatori, disponibili in gran parte grazie ai dati delle sorveglianze.
Dal punto di vista della diffusione delle informazioni scientifiche non possiamo non menzionare il sito web Epicentro, per noi un vero e proprio strumento di lavoro quotidiano, fatto questo documentato anche dal numero elevatissimo di accessi giornalieri, e il Bollettino Epidemiologico Nazionale, che ci ha permesso la pubblicazione di indagini ed esperienze locali, garantendo uno elevato standard scientifico grazie anche al processo di revisione attenta da parte della redazione e dei suoi collaboratori.
 
Il nostro appello
Si tratta di esempi specifici importanti e a nostro avviso paradigmatici dell'approccio seguito dal CNESPS anche in altri ambiti, quello di un vero e proprio empowerment delle realtà regionali e locali, garantendo nel contempo uno standard omogeneo in tutto il paese. Un ruolo che ci auspichiamo verrà ulteriormente rafforzato dal riordino dell'ISS , creando le condizioni necessarie affinché possa continuare ad essere assolta al meglio la funzione generale assicurata dal CNESPS, quella appunto di un centro di riferimento nazionale per la sorveglianza e la promozione della salute. Il processo di riordino da Lei coordinato dovrà necessariamente toccare tutti i dipartimenti e centri, compreso il CNESPS, per renderli più funzionali. Senza voler interferire in maniera indebita in questo processo ci appelliamo a Lei affinché vengano salvaguardate le funzioni che abbiamo cercato di illustrare e che sono di vitale interesse alla sanità pubblica territoriale. Mossi dalla preoccupazione di perdere o vedere ridimensionato un riferimento centrale che, in maniera sistematica, ha affrontato i problemi emergenti della salute del paese e del sistema sanitario ci auspichiamo un ulteriore rafforzamento dell'esperienza positiva accumulata dall'ISS nell'ambito della ricerca e del raccordo tra evidenze scientifiche ed interventi realizzabili sul territorio, esperienza di cui siamo testimoni e beneficiari diretti.
 
Confidando in un riordino dell'ISS che sia focalizzato al consolidamento della propria opera storica di produzione di conoscenze scientifiche e della loro trasformazione in sapere sociale e prassi diffusa sul territorio, Le porgiamo distinti saluti.
 
Pirous Fateh-Moghadam                                                            
Dipartimento salute e solidarietà sociale, Provincia autonoma di Trento 

Nicoletta Bertozzi
Dipartimento Sanità Pubblica, AUSL Romagna

Massimo Oddone Trinito
Dipartimento di Prevenzione, ASL Roma C 

Giuliano Carrozzi
Dipartimento di sanità pubblica, AUSL Modena
  
Paolo D'Argenio
già Direzione Prevenzione Ministero della salute 
 
Aderiscono:
  1. Roberto Carloni (Responsabile Area Epidemiologia, Agenzia Regionale Sanitaria della Liguria),
  2. Renato Pizzuti (Assessorato alla sanità, Regione Campania),
  3. Giuliano Tagliavento (Dirigente PF Prevenzione e Promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Regione Marche),
  4. Alba Carola Finarelli (Servizio Sanità pubblica, Regione Emilia-Romagna),
  5. Salvatore Scondotto (Direttore Osservatorio Epidemiologico della Regione Sicilia),
  6. Luigi Salizzato (Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena AUSL Romagna),
  7. Giovanni Bollecchino (Direttore Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma C),
  8. Maria Claudia Proietti (Direttore Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma D),
  9. Raffaella Angelini (Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna, Azienda USL della Romagna),
  10. Adriana Giannini (Direttore del Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  11. Giuseppe Petrioli (Direttore Dipartimento Prevenzione ASL 10 Firenze),
  12. Raffaele Palombino (Direttore servizio epidemiologia, Asl Napoli 3),
  13. Mauro Palazzi (Direttore UO Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, Ausl Romagna),
  14. Gianfranco Mazzarella (OO. RR. Area Penisola Sorrentina. Asl Napoli 3 Sud - Regione Campania)
  15. Giovanni Di Giorgio (Responsabile Osservatorio Epidemiologico, Azienda Sanitaria Regionale del Molise),
  16. Carlo Alberto Goldoni (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  17. Maria Giulia Gatti (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  18. Davide Ferrari (Direttore Servizio Prevezione e sicurezza sul Lavoro - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  19. Carla Melani (Epidemiologische Beobachtungsstelle/Osservatorio epidemiologico, Provinz Bozen/Provincia di Bolzano),
  20. Angelo D'Argenzio (Direttore UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  21. Fabio Filippetti (Osservatorio Epidemiologico Regionale Agenzia Regionale Sanitaria Regione Marche),
  22. Cristina Mancini (Osservatorio Epidemiologico Regionale, Agenzia Regionale Sanitaria, Regione Marche),
  23. Antonio Fanolla (Osservatorio Epidemiologico - Provincia Autonoma di Bolzano),
  24. Sabine Weiss (Osservatorio Epidemiologico, Provincia di Bolzano),
  25. Alessandro Bisbano (Direttore U.O. di Epidemiologia, ASP Crotone),
  26. Salvatore Pisani (Direttore U.O.C. Osservatorio Epidemiologico, ASL della Provincia di Varese),
  27. Paolo Pandolfi (Direttore UOC Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione del Rischio, Dipartimento di Sanità Pubblica, Az. USL Bologna),
  28. Annarita Citarella (Direttore Servizio Epidemiologia e Prevenzione ASL Benevento),
  29. Roberta Baldi (Responsabile S.S.D. Epidemiologia - Dipartimento di Prevenzione ASL 5 Spezzino)
  30. Salvatore Lopresti (Dirigente del Settore n. 4, Dipartimento tutela della Salute, Regione Calabria),
  31. Francesco Macis (Assessorato dell'Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Direzione Generale della Sanità, Cagliari),
  32. Leonardo Speri (Responsabile U.O.S. SPPS - Servizio Progetti e Promozione della Salute, Dipartimento di Prevenzione - Az. ULSS 20, Verona),
  33. Carla Bietta (Responsabile UOSD Epidemiologia, Az.USL Umbria1),
  34. Gianni Gallo (Direttore SISP ULSS 9 -Treviso),
  35. Manuela Mazzetto (Dipartimento di Prevenzione ULSS 9 - Treviso),
  36. Mauro Ramigni (Dipartimento di Prevenzione, ULSS 9 - Treviso),
  37. Francesco Sconza (Direttore U.O.C. Epidemiologia - Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  38. Marco Cristofori (Responsabile U.O. Sorveglianza e Promozione della salute, AUSL Umbria 2),
  39. Paola Angelini (Servizio Sanità pubblica, Regione Emilia-Romagna),
  40. Giorgio Garofalo (Direttore UFC Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento Prevenzione ASL 10 Firenze),
  41. Maria Antonietta Atzori (Responsabile del Centro Epidemiologico Aziendale della ASL di Nuoro),
  42. Caterina Azzarito (Dipartimento Tutela della Salute, Regione Calabria),
  43. Rossella Cecconi (Dipartimento Prevenzione ASL 10 Firenze),
  44. Luca Carneglia (Dipartimento Prevenzione ASL 5 Pisa),
  45. Alessandro Barbieri (Dipartimento Prevenzione ASL 6 Livorno),
  46. Salvatore Bongiorno (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento di Prevenzione, AUSL valle d'Aosta),
  47. Rosa Maria Teresa Cristaudo (Dipartimento di Prevenzione, Azienda U.S.L. della Valle d'Aosta),
  48. Gabriella Cauzillo, (Dirigente dell’Ufficio Politiche della Prevenzione Primaria, Dipartimento Politiche della Persona, Regione Basilicata),
  49. Claudia Carletti (Referente regionale Okkio alla salute/HBSC, Friuli Venezia Giulia, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste),
  50. Paola Pani (Referente regionale OKkio alla Salute/HBSC, Friuli Venezia Giulia - IRCCS Burlo Garofolo, Trieste),
  51. Anna Silvestri (Servizio Medicina Preventiva Comunità, ASL Milano),
  52. Elvira Bianco (ASL Avellino, Campania),
  53. Giorgio Brianti (Responsabile Dipartimento di Prevenzione AAS 4 Friuli Centrale),
  54. Valentina Brussi (Dipartimento di Prevenzione AAS 4 Friuli Centrale),
  55. Stefano Padovani (Dipartimento di Prevenzione AAS 4 Friuli Centrale),
  56. Livia Malandrucco (Dipartimento di Prevenzione, ASL Roma D),
  57. Onorato Frongia (Centro Screening, ASL 5 Oristano),
  58. Laura Ferrari (Cure primarie, Distretto Centro-sud, APSS Trento),
  59. Mariagrazia Zuccali (Dipartimento di Prevenzione, APSS, Trento),
  60. Alberto Crestani (Distretto ovest, APSS. Trento),
  61. Michele Pupillo (U.O. Igiene e Sanità Pubblica Distretto Centro Sud – APSS, Trento),
  62. Laura Battisti (Dipartimento salute e solidarietà sociale, Provincia autonoma di Trento),
  63. Antonino Vassallo (Responsabile Igiene Pubblica, Distretto Est, APSS, Trento),
  64. Spigariol Renata (Dipartimento di Prevenzione Uls 9),
  65. Riccardo Tominz (Dipartimento di Prevenzione, AAS1 Triestina),
  66. Andrea Armani (Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS 18, Rovigo),
  67. Margherita Bellè (Servizio Igiene e sanità Pubblica, Azienda ULSS 18 Rovigo),
  68. Iuliana Defta (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Ferrara),
  69. Claudio Venturelli (U.O. Igiene e Sanità Pubblica - AUSL della Romagna),
  70. Giuseppina Ammirati (Direttore Osservatorio Epidemiologico e Pianificazione Strategica, ASP Potenza),
  71. Giovanna De Marco (ULSS 9 Treviso),
  72. Luigino Dal Vecchio (SPISAL, Dipartimento di Prevenzione ULSS n. 9, Treviso),
  73. Andrea De Biase (Funzionario del Settore n. 4, Dipartimento tutela della Salute, Regione Calabria),
  74. Michela Morri (Referente aziendale PASSI, AUSL della Romagna - sede di Rimini),
  75. Patrizia Casale (Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS 18 Rovigo),
  76. Elena Galiazzo (Dipartimento di Prevenzione, ULSS 9 Treviso),
  77. Tolinda Gallo (Dipartimento di Prevenzione AAS 4 "Friuli centrale"),
  78. Francesco Acchiardi (Dipartimento di Prevenzione AAS 4 "Friuli centrale"),
  79. Boris Cerno (Dipartimento di Prevenzione AAS 4 "Friuli centrale"),
  80. Elizabeth Bakken (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Romagna-Rimini),
  81. Anna Pupo (Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Azienda ULSS 15 - Alta Padovana),
  82. Oscar Mingozzi (Area epidemiologica, Ausl Romagna),
  83. Maria Claudia Mendes Pererira Da Silva (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  84. Alessandra Sessa (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  85. Emma Perrotta (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori ASL Caserta),
  86. Mariastella D'Abronzo (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  87. Maria Teresa Pesce (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  88. Antonio D'Angelo (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  89. Domenico De Francesco (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  90. Marco Perciaccante (UOC Monitoraggio Rischio Ambientale e Registro Tumori, ASL Caserta),
  91. Maria Luigia Trabucco (Direttore U.O.C. Servizio Epidemiologia e Prevenzione, ASL Caserta),
  92. Teresa Cammarella (U.O.Prevenzione Collettiva Sessa Aurunca, ASL Caserta),
  93. Giovanna Casale (Dipartimento di Prevenzione, Az. ULSS 18, Rovigo),
  94. Federica Pascali (Dipartimento di prevenzione, ASL 3 Genovese),
  95. Ercole Ranalli (Direttore SIAN ASL 2 Chieti Abruzzo),
  96. Gianluigi Lustro (Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS N.8 – Regione Veneto),
  97. Marina La Rocca (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, ASL Lamezia Terme),
  98. Luigi Maria Camana (Direttore Dipartimento Prevenzione Medico, ASL Provincia di Pavia),
  99. Giordano Giostra (Direttore SIAN Ancona e Jesi, ASUR Marche Area Vasta 2 – Regione Marche),
  100. Patrizia Mazzocchini (Dipartimento di Prevenzione ASL Roma D),
  101. Francesca Pontecorvo (Dipartimento di Prevenzione ASL Roma D),
  102. Paolo Cozzolino (Direttore Dipartimento sanità pubblica, Ausl di Parma),
  103. Valerio Aprile (Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Lecce),
  104. Alberto Fedele (Direttore Servizio Igiene e sanità Pubblica ASL Lecce),
  105. Annapaola Bollino (Università degli Studi di Bari),
  106. Stefano Termite (Servizio Igiene e sanità Pubblica ASL Brindisi),
  107. Marcello De Simone (Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Lecce),
  108. Francesca Righi (Dipartimento di Sanità Pubblica, Cesena, AUSL della Romagna),
  109. Laura Sardonini (Dipartimento di Sanità Pubblica, Cesena, AUSL della Romagna),
  110. Maria Paola Ferro (Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico - Assessorato Salute – Regione Sicilia).
  111. Gabriella Dardanoni (Osservatorio Epidemiologico della Regione Sicilia),
  112. Achille Cernigliaro (Osservatorio Epidemiologico della Regione Sicilia),
  113. Patrizia Miceli (Osservatorio Epidemiologico della Regione Sicilia),
  114. Angela Epifanio (U.O. Educazione Sanitaria-Dipartimento di Prevenzione. Asp Reggio Calabria - Regione Calabria),
  115. Marcello Caputo (Dirigente medico S.C. direzione Integrata prevenzione ASL CN1- Regione Piemonte),
  116. Maria Teresa Balducci (Osservatorio Epidemiologcio Regione Puglia),
  117. Adele D'Anna (Servizio Epidemiologia area Centro ASL Salerno),
  118. Andreina Lancia (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma C), Silvia Iacovacci (UOC Prevenzione attiva - Asl Latina),
  119. Alessio Pendenza (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ASL Roma E),
  120. M.Alessandra Brandimarte (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ASL Roma E),
  121. Stefano Sgricia (Direttore UOC Prevenzione diretta alla persona - Asl Roma F),
  122. Giovanni Colaiocco (Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma C),
  123. Gianluca Fovi De Ruggeri (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Rieti),
  124. Stefano Marzani (Direttore UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma C),
  125. Felicetta Camilli (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica- Asl Rieti),
  126. Oretta Micali (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Viterbo),
  127. Maddalena Morante (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica- Asl Rieti),
  128. Pietro Dionette (Direttore UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica- Asl Rieti),
  129. Carmine Falsarone (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro),
  130. Lotrella Fieno (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Asl Rieti),
  131. Filomena Trovato (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Viterbo),
  132. Silvana Forte (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Viterbo),
  133. Sonia Iannone (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Frosinone),
  134. Giulia Cairella (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma B),
  135. Roberta Pavone (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma C),
  136. Antonio Sabatucci (Direttore UOC Prevenzione attiva - Asl Latina),
  137. Laura Grasso (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma C),
  138. Saba Minnielli (Direttore UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma C),
  139. Carlo De Masi (UOS Senologia clinica e Screening - ASL Latina),
  140. Roberto Boggi (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma A ),
  141. Paola Bellardini (Responsabile UOS programmi di screening - ASL Latina),
  142. Rosanna Trivellini (Responsabile UOSD Flussi Informativi e Valutazione Attività - ASL Roma D),
  143. Domenico Follacchio (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - ASL Roma D),
  144. Donatella Di Marco (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ASL Roma D),
  145. Maria Rosaria Loffredo (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - ASL Roma D),
  146. Simonetta Casile (Direttore Distretto Sanitario - ASL Roma D),
  147. Stefania Corradi (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma H),
  148. Giuseppe Puglisi (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - ASL Roma D),
  149. Maria Antonetti (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - ASL Roma D),
  150. Lucia Messeri (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - ASL Roma D),
  151. Maria Rita Gerecitano (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - ASL Roma D),
  152. Maria Novella Giorgi(UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - ASL Roma D),
  153. Vito Ruscio (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma G),
  154. Maura Coia (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Asl Roma G),
  155. Francesca Alicata (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica - Asl Roma G),
  156. Orietta Angelosanto (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Asl Roma D),
  157. Paola Giuntoli (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Asl Roma D),
  158. Fabrizio Teodori (UOC Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Asl Roma D),
  159. Paola Bueti (Direttore Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma F)
  160. Alessandra Martelli (Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma F),
  161. Augusto Pizzabiocca (Direttore UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma F)
  162. Massimo Magnano (UOC Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione - Asl Roma F),
  163. Luca Casagni (Dipartimento di Prevenzione - Asl Roma F),
  164. Annalisa Nardacci (U.O. Assistenza Materno-Infantile, Distretto Sanitario 66, Asl Salerno),
  165. Maria Chiara Pavarin (UOC Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Dipartimento di Prevenzione, Azienda Ulss 18, Rovigo),
  166. Marco Morbidoni (Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area vasta 2 sede di Ancona),
  167. Rosanna Passatempo (Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area vasta 3 sede di Civitanova Marche),
  168. Lucia Marinelli (Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area vasta 3 sede di Macerata),
  169. Massimo Baffoni (Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area vasta 5 sede di Ascoli Piceno),
  170. Daniela Cimini (Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche Area vasta 2 sede di Fabriano),
  171. Claudia Colleluori (Sian- ASL02 Lanciano- Vasto-Chieti),
  172. Maria Chiara Antoniotti (Servizio di Epidemiologia - ASL Novara),
  173. Paolo Ferrari (Direttore SIAN ASL VCO - Regione Piemonte),
  174. Mario Greco (Direttore FF UOC Medicina Legale, Azienda Ospedaliera S.Carlo Potenza),
  175. Giuseppina Ammirati (Direttore U.O.C.Osservatorio Epidemiologico e Pianificazione Strategica
  176. Azienda Sanitaria di Potenza),
  177. Angela Bellettieri (Responsabile Struttura Qualita', Risk Management e Accreditamento, Azienda Ospedaliera S.Carlo Potenza),
  178. Aldo Di Fazio (Responsabile U.O. Medicina Legale e Rischio Clinico, Azienda Sanitaria di Matera),
  179. Maria Luisa Zullo (Ufficio Pianificazione Sanitaria e Verifica degli Obiettivi, Dipartimento Salute Regione Basilicata),
  180. Ornella Marinelli (ASL Lanciano Vasto Chieti Regione Abruzzo),
  181. Maria Grazia Panico (Dipartimento di Prevenzione, ASL Salerno),
  182. Rosamaria Cecconi (Dipartimento di Prevenzione, Asl 3 Genovese),
  183. Elena Fossi (Servizio Epidemiologia e Prevenzione, ASL Benevento),
  184. Giuliana Rocca (Servizio Medicina Preventiva di Comunità ASL di Bergamo),
  185. Roberto Bardelli (Dipartimento di Prevenzione Medico, ASL di Varese),
  186. Lara Simeoni (UOS -Servizio Promozione ed Educazione alla Salute, Dipartimento di Prevenzione, Az.ULSS 20, Verona),
  187. Rossana Cassiani (Direttore Medico Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione, AUSL Pescara),
  188. Gianfranco De Girolamo (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  189. Lara Bolognesi (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  190. Letizia Sampaolo (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di sanità pubblica, AUSL Modena),
  191. Roberto Roveta (Servizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di
  192. Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  193. Mara Bernardini (Servizio Prevenzione e sicurezza sul Lavoro - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  194. Luisella Grandori (giàServizio Epidemiologia e Comunicazione del Rischio - Dipartimento di Sanità pubblica, AUSL di Modena),
  195. Maria Di Cunto (Dipartimento Prevenzione ASL 9 Grosseto),
  196. Antonella Carpi (Igiene e Sanità Pubblica, ASL 4 Chiavarese),
  197. Donatella Tiberti (ASL AL, Regione Piemonte),
  198. Daniela Lombardi (ASL AL, Regione Piemonte),
  199. Roberto Raso (ASL AL, Regione Piemonte),
  200. Lorenza Ferrara (ASL AL, Regione Piemonte),
  201. Carlo Di Pietrantonj (ASL AL, Regione Piemonte),
  202. Alessandro Rivetti (ASL AL, Regione Piemonte),
  203. Pio Russo Krauss (Responsabile Educazione Sanitaria ASL Napoli 1 Centro),
  204. Cristiana Mancini (Dipartimento di Prevenzione ASL Avezzano-Sulmona-L'Aquila),
  205. Claudio Turchi (Dipartimento di Prevenzione ASL Lanciano-Vasto-Chieti),
  206. Amalia MC De Luca (U.O.S. Epidemiologia - Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  207. Claudia Zingone (U.O.C. Epidemiologia - Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  208. Daniela Guarascio ( U.O.C. Epidemiologia - Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  209. Paola Scarpelli ( U.O.C. Epidemiologia-Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  210. Francesco Masotti (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione SIAN - Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza),
  211. Veltri Rosellina (Responsabile UOS SIAN- ASP di Cosenza),
  212. Guagliardi Angelo (SIAN - ASP di Cosenza),
  213. Manzo Franco Giuseppe ( SIAN - ASP di Cosenza),
  214. Antonella Cernuzio (U.O. Educazione Sanitaria -Dipartimento di Prevenzione ASP Crotone),
  215. Liliana Rizzo (Dipartimento Tutela della Salute -Regione Calabria),
  216. Carmine La Greca (Dirigente Medico U.O. Educazione Sanitaria, Screening Oncologici e Registro Tumori. - Dipartimento di Prevenzione- ASP Crotone),
  217. Caterina De Stefano (Direttore del Dipartimento delle Dipendenze ASP Reggio Calabria),
  218. Domenico Cocciolo (Azienda Sanitaria Provinciale - Vibo Valentia),
  219. Carmela Bianchi (Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza),
  220. Emma Ciconte (SPISAL - Azienda sanitaria Provinciale di Catanzaro),
  221. Antonio Troisi (Resp. U.O.S. Medicina Veterinaria Area "C" - ASP Cosenza),
  222. Raffaele Di Lorenzo (Centro Regionale di Neurogenetica - Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro),
  223. Paolo Pizzino (U.O.C. di epidemiologia ASP di Cosenza),
  224. Valeria Teti-(Ufficio Programmazione e Controllo ASP Catanzaro),
  225. Anna Domenica Mignuoli (Ufficio Vaccinazioni, malattie infettive e diffusive, Dipartimento Tutela della Salute, Regione Calabria),
  226. Vilmerio Gigli (UOC Epidemiologia, ASP Cosenza),
  227. Maria Teresa Pagliuso (UOC Igiene degli Alimenti ASP Cosenza),
  228. Filomena Zappia (Osservatorio Epidemiologico-Registro Tumori- ASP Reggio Calabria),
  229. Espedito Morano (Direzione Sanitaria Aziendale, ASP di Vibo Valentia),
  230. Giuseppe Donati (Servizio PISAL ASP di Catanzaro),
  231. Beatrice Grasso (U.O.C. Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica, ASP di Vibo Valentia),
  232. Dario Macchioni (Dipartimento Tutela della Salute, settore Lea – Regione Calabria),
  233. Piera Pallazzoni (Asl 2 Olbia),
  234. Amedeo Baldi (UFASC ASL 1 Massa e Carrara) 
11 maggio 2015
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