I medici veneti interrogano i candidati alla guida della Regione a poco più di un mese dal voto. Sono undici le tematiche poste dai camici bianchi: invadenza partitica in sanità, requisiti minimi organizzativi, gestione del rischio clinico, medicina difensiva, politica del personale, liste d'attesa, riorganizzazione della rete dei poli ospedalieri, dimissione dei pazienti e pianificazione delle strutture intermedie, cure primarie, rapporto medico-paziente, formazione continua dei camici bianchi.
Il manifesto, che vuole essere una piattaforma di discussione durante le settimane calde di campagna elettorale, è stato presentato la scorsa settimana durante gli "Stati generali della salute", ed è stato proposto medici dirigenti di Anaao Assomed, gli anestesisti rianimatori aderenti ad Aaroi Emac, i primari chirurghi ortopedici di Anpo Ascoti Fiais medici, i camici bianchi di Cimo, Cgil, Cisl e Uil, i patologi clinici, i radiologi, i medici del territorio, i farmacisti e gli psicologi iscritti a Fassid (Simet Snr), i dottori di base della Fimmg, i pediatri della Fimp, i medici e veterinari della Fvm, unitamente all'Ordine provinciale dei Medici chirurghi e odontoiatri di Vicenza, Verona, Belluno e Rovigo.
Ragioni e obiettivi li spega il segretario dell'Anaao Assomed del Veneto
Adriano Benazzato in un'intervista (
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