Nel corso del 2014 i trapianti effettuati nei centri regionali del lazio sono aumentati del 15% rispetto al 2013 passando da 317 a 366 interventi. Mentre il numero dei donatori è passato da 14.5 per milione di abitanti a 19.7, con un incremento di 5 punti. I trapianti pediatrici sono stati 10 in più del 2013. Sono i numeri del programma
‘Lazio trasplant’, che coordina in un unico sistema 4 poli di trapianti di organo per pazienti adulti attivi presso il Policlinico Umberto I , Gemelli, Tor Vergata e S. Camillo –Spallanzani.
La rete fornisce la propria attività anche in ambito extraregionale essendo
punto di riferimento anche per le regioni Umbria, Calabria, Basilicata e Abruzzo. In particolare nel 2014 sono stati effettuati 163 trapianti di rene, 117 di fegato, 26 di cuore, 7 di polmone, e 9 combinati ( di cui 1 rene – pancreas e 7 di fegato-rene,1 cuore polmone). I trapianti pediatrici sono stati 42, 10 in più del 2013, di questi 15 sono stati di rene, 13 di fegato, 10 di cuore , 4 combinati. Da donatore vivente i trapianti sono stati 26 di rene e di fegato. Per le Regioni collegate invece i trapianti sono stati 10 (8 di fegato e 2 di rene). I pazienti in attesa di un organo nel Lazio sono 1.040 di cui 867 per rene, 95 fegato. Ventisei sono i pazienti in attesa di un cuore compatibile, 71 di un polmone, 2 di pancreas.
La gestione delle liste di attesa nel circuito del Lazio Trasplant è curata dal Centro regionale trapianti che esegue anche le analisi di compatibilità degli organi. Tutte le indagini infettivologiche vengono eseguite presso lo Spallanzani. Il modello Lazio Trasplant conta anche su un innovativo servizio regionale di prelievo di organi per adulti che è assicurato a rotazione da due diverse equipes chirurgiche che effettuano i prelievi intra ed extraregione.
“Questi numeri danno speranza a tutti i cittadini del Lazio- dice il Presidente della Regione
Nicola Zingaretti – il sistema sta guarendo dai suoi mali storici. Molto c’è da fare, ma la grande professionalità presente negli ospedali del Lazio permette di credere che si può far uscire il sistema sanitario dall’angolo degli ultimi della classe dove era relegato da tropo tempo. Ci stiamo riuscendo ed un grazie va soprattutto ai medici agli infermieri degli ospedali del Lazio Trasplant così come all’ottimo lavoro di coordinamento svolto dal Centro regionale trapianti. In questa occasione voglio rivolgere un pensiero grato all’opera del professor Domenico Adorno che per anni ha coordinato il Centro trapianti e che ci lasciato nei mesi scorsi. Questi risultati sono frutto anche del suo lavoro”.