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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Regioni e Asl

Lombardia: Formigoni ai nuovi dg: “Collaborazione e spese sotto controllo”

immagine 13 gennaio - Collaborare tenendo a freno le spese. Questo il messaggio inoltrato dal presidente della Regione Roberto Formigoni, affiancato dagli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale) a Palazzo Pirelli, ai 45 nuovi direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere e Areu.
Si è trattato del primo incontro dopo le nomine varate dalla Giunta il 23 dicembre scorso. Secondo quanto ha indicato lo stesso Formigoni, il confronto di oggi rappresenta l'avvio di una "collaborazione costante, continua e intensa".
"Nessuna azienda - ha detto Formigoni - e quindi nessun direttore generale può pensare di essere indipendente. Noi tutti facciamo parte di un unico, grande sistema sanitario. A ciascuno è stata affidata una responsabilità particolare e specifica ma sempre nell'ottica di un sistema, che è la stessa Regione Lombardia nel suo complesso".
"Al di là delle specificità locali e al di là soprattutto delle appartenenze politiche e partitiche - ha aggiunto il presidente - voi siete autorità istituzionali ed è questo il ruolo che dovete esercitare. Il vostro riferimento è Regione Lombardia e in particolare il presidente e gli assessori alla Sanità e alla Famiglia".
Formigoni ha quindi indicato come compito fondamentale dei direttori quello di realizzare gli obiettivi e i contenuti del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR), chiedendo "un rispetto rigoroso e puntuale delle procedure previste dalle disposizioni normative e regolamentari, nonché degli indirizzi previsti dalla sede centrale".
A cominciare dalla scelta dei diretti collaboratori (direttore sanitario e direttore amministrativo in particolare) l'attività e i comportamenti dei direttori generali, secondo quanto indicato ancora dal presidente, si devono improntare ai principi di "professionalità, legalità, legittimità e trasparenza". Formigoni ha poi sottolineato l'importanza dei rapporti con il territorio e con gli amministratori locali, sempre nell'ottica complessiva di sistema. "Il nostro obiettivo principale - ha aggiunto il presidente - è la prevenzione e la cura della malattie e degli stati di fragilità. L'attenzione alle persone e alle famiglie si manifesta non solo con la prestazione sanitaria di qualità, ma anche con l'attenzione all'accoglienza del malato e della sua famiglia. Questo obiettivo imprescindibile va sempre coniugato con le risorse disponibili e mantenendo le spese sotto controllo". Il presidente della Regione ha fatto, dunque, i conti in tasca ai manager di Asl e ospedali che dovranno innanzitutto moderare le spese di rappresentanza come le auto blu (macchine con cilindrata non superiore ai 1.600 cc), le cene, i telefoni cellulari aziendali e gli uffici stampa, considerate “fittizie e sospette”. Si ridimensioneranno anche i budget che quasi si dimezzeranno, passando da 5 a 3 milioni euro, le consulenze caleranno del 20% passando da 60 milioni a 48, come d’altronde impone la legge Tremonti. E infine saranno rivalutate le onerose consulenze amministrative che incidono sulle spese generali per il 30%. Insomma un risparmio generale che girerà intorno al 40% obbligatorio vista la crescita dell’invecchiamento della popolazione che non va di pari passo con quella dei fondi a disposizione della Sanità. L'assessore Bresciani, dal canto suo, ha sottolineato come i direttori generali siano la "forza operativa di un sistema che è fra gli otto migliori al mondo", ricordando la necessità di lavorare in squadra e in concerto, abbandonando la logica del solismo. "I principi su cui si basa la squadra sono due - ha spiegato l'assessore - e cioè la disciplina e il sostegno reciproco. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno e il massimo appoggio per rispettare questi due principi e per proseguire nell'opera di miglioramento continuo della qualità del sistema".L'assessore Boscagli, rivolgendosi in particolare ai direttori delle Asl, suoi interlocutori principali, ha ricordato come sia in atto la sfida del rinnovo del sistema del welfare, che nella sua forma attuale non ha prospettive né risorse sufficienti a mantenersi. "La Regione, con il PRS e il PSSR, - ha aggiunto Boscagli - ha già intrapreso la strada del rinnovamento; vi chiedo di sintonizzarvi fin da subito su questa linea".
13 gennaio 2011
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