“Abbiamo deciso prima di tutto – ha spiegato Montaldo – il prolungamento dei tempi per l’osservazione breve intensiva che da 24 ore salgono a 36 ore, dopo le quali la persona deve essere ricoverata o dimessa allo scopo di per verificare al meglio le sue condizioni di salute. Inoltre è prevista una revisione di tutte le persone ricoverate negli ospedali dell’area metropolitana per verificare le possibilità di dimissione e rendere più snelle le procedure, in quanto le dimissioni procedono più lentamente degli accessi”. A queste misure si accompagnerà un lavoro insieme ai responsabili dell’area anziani della ASL 3 genovese per favorire in modo omogeneo le dimissioni verso le residenze sanitarie assistenziali o verso l’assistenza domiciliare. “Inoltre – continua Montaldo – abbiamo deciso di comunicare ai medici di famiglia, attraverso sms, che il loro paziente è stato dimesso o di informarli che hanno avuto pazienti ricoverati in questi 20 giorni, allo scopo di favorire il flusso di informazioni”. Nel corso dell’incontro del GORE l’assessore alla salute, Montaldo ha inoltre proposto “una riorganizzazione del sistema dell’emergenza, nell’ambito della revisione del piano per il 2011, che dovrà prevedere nuove forme di collaborazione tra 118, Guardia Medica e continuità assistenziale per utilizzare meglio tutte le risorse presenti sul territorio in particolare il sabato e la domenica”.
L’incontro di quest’oggi del gruppo operativo ristretto per l’emergenza era stato programmato per fronteggiare l’incremento dei ricoveri ospedalieri che si è verificato in queste ultime due settimane nell’area metropolitana genovese a seguito del picco influenzale.
“Gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali dell’area metropolitana genovese in questi giorni – ha spiegato l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo – sono stati in linea con quelli degli altri anni. Si è registrato invece una crescita nel numero dei ricoveri, pari al 5% in più rispetto allo scorso anno che equivale a 50 pazienti in più alla settimana, la metà dei quali con oltre 85 anni, a dimostrazione della specificità della nostra regione”.