Per accedere a questo contributo le famiglie dovranno avere un indicatore ISEE non superiore ai 38mila euro. “Abbiamo fatto di più rispetto all’ipotesi iniziale della fornitura di soli pannolini – spiega l’assessore alla Tutela della Salute e Sanità, Politiche sociali e politiche della famiglia, Caterina Ferrero – Si è infatti deciso di dare alle famiglie un contributo nella forma del voucher in modo tale che possano utilizzarlo per l’acquisto dei pannolini, ma anche di altri prodotti necessari ai neonati”.
Il “bonus bebè”, infatti , potrà essere usato per l’acquisto di latte in polvere, creme e altri prodotti per l’infanzia acquistabili nelle farmacie e nei punti vendita. La spesa complessiva ipotizzata, prevedendo 38mila nascite nel corso dell’anno (numero che comprende anche i neonati di famiglie che superano la soglia ISEE e quindi non hanno diritto al bonus), è di 7milioni e 600mila euro, mentre l’ampia fascia reddituale cui si è posto la soglia dell’indicatore ISEE a 38mila euro, amplia il numero delle famiglie aventi diritto al voucher, non limitandolo solo a quelle a basso reddito. La richiesta del contributo per i bimbi nati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 dovrà essere presentata, insieme alla documentazione necessaria, alla struttura sanitaria di riferimento. Nei prossimi giorni l’assessorato fornirà alle aziende sanitarie regionali le indicazioni per avviare la procedura di erogazione dei voucher.
12 gennaio 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata