Si tirano le somme all’indomani della firma dell’accordo tra le Regioni per la suddivisione delle risorse del Fondo sanitario nazionale per il 2014. Il senatore Vincenzo D’Anna interviene a favore dei privati accreditati danneggiati dal blocco della programmazione sanitaria, ferma da anni, e da tetti di spesa “insufficienti”.
“E’ certamente una buona notizia quella dell’incremento del fondo sanitario regionale di circa 400 milioni di euro e si deve dare atto del buon lavoro svolto, in tal senso, dal governatore Stefano Caldoro – spiega D’Anna, vicepresidente del Gal e presidente nazionale di FederLab Italia – nonostante, però, il progressivo incremento del fondo, la programmazione sanitaria è ferma ormai da un decennio e impedisce, tuttora, l’erogazione delle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale da parte delle strutture private accreditate, vessate da tetti di spesa insufficienti a garantire la copertura del fabbisogno per tutto l’anno solare”.
“Oltre a migliorare i servizi del comparto a gestione statale – aggiunge il senatore – si deve disporre l’aumento degli stanziamenti anche per le migliaia di strutture private accreditate, al fine di porre termine all’esaurimento dei volumi di prestazione prima del 31 dicembre e dei relativi disagi arrecati all’utenza”.