"Siamo i rappresentanti di quasi tutte le sigle sindacali mediche dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, da mesi in stato di agitazione non per motivi economici ma per richiamare l’attenzione della Regione Calabria e del Governo sulle gravissime criticità in cui versa il nostro nosocomio. Come abbiamo segnalato con 3 lettere al Ministro Lorenzin, infatti, mancano 243 medici su 622 della dotazione organica, 28 dirigenti non medici su 52, 265 infermieri su 845 e 208 OSS su 318". Così inizia la lettera con la quale l'intersindacale dell'ospedale cosentino torna a sottolineare la situazione di emergenza che sta vivendo da mesi, provando ad appellarsi al presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, per un suo intervento diretto.
Nella missiva si evidenzia come si sia costretti a lavorare con meno della metà dei medici e del personale previsto in base ai posti letto e che i servizi territoriali "non riescono a prendere in carico i cittadini bisognosi di visite e analisi, perché spesso sono semplici ambulatori con lunghe liste d’attesa e senza alcun collegamento con gli ospedali".
L'intersindacale richiama la "necessità, non più differibile", di rivedere il modello di organizzazione dell’assistenza. Una necessità di cui dovrebbe farsi carico anche il Governo centrale per correre ai ripari ed evitare "l’implosione del sistema sanitario calabrese". La richiesta è quella di nominare in tempi rapidi un commissario ad acta, senza perdere ulteriore tempo visti i tre mesi già trascorsi dalle dimissioni dell'ex governatore e commissario ad acta per la sanità della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
L'urgenza della nomina riguarda, "non solo l’emergenza segnalata", ma anche la possibilità di "aprire un confronto sui bisogni reali e su una trasformazione del nostro sistema, con tempi certi e obiettivi condivisi".