Potrebbe arrivare questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto da parte del ministro della Salute che conceda la deroga alla Regione Sardegna sulla riorganizzazione dei posti letto, che prevede per la Sardegna un taglio di 800 posti letto per acuti, aprendo così la strada ai 262 posti per il nuovo San Raffaele di Olbia (180 posti per acuti e 82 per la riabilitazione).
Lo scorso 21 maggio era stato siglato a Palazzo Chigi il protocollo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Autonoma della Sardegna, la Qatar Foundation Endowment, relativo al completamento e rilancio dell’Ospedale di Olbia come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Il progetto industriale della Qatar Foundation Endowment prevede un investimento di oltre un miliardo in dieci anni, con un intervento immediato per l’acquisto e la trasformazione della struttura ospedaliera in polo di eccellenza con significativi risvolti occupazionali, certamente superiore alle mille unità tra assunzioni dirette e posti di lavoro indiretti, in grado di favorire lo sviluppo del territorio, aprendo la strada ad altri investimenti nel campo dell’economia della conoscenza, nei campi dell’Icmt, ambiente, energia e healthcare.
Nei giorni scorsi, per sollecitare un intervento in tal senso da parte del Governo, si era mosso anche il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera,
Pierpaolo Vargiu (Sc), che, in una
lettera indirizzata al presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, sollecitava il premier a "riprendere immediatamente in mano la questione", per il timore che che la Fondazione qatariota, avendo sottoscritto un analogo protocollo in Germania, potesse decidere di dirottare altrove il suo interesse a causa di un ritardo nella risposta (attesa entro un mese dalla stipula del protocollo) sulla possibile apertura a nuovi posti letto.
Una volta ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri, la Giunta regionale potrebbe subito emanare una delibera che possa offrire una risposta positiva agli investitori del Qatar e al partner clinico del Bambin Gesù. Il rischio non è solo quello di perdere l'ingente finanziamento, ma anche la credibilità di fronte a investitori internazionali.
Giovanni Rodriquez