È online l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche nelle
cure palliative; si potranno, così, registrare direttamente tutte le UCP interessate. L’Osservatorio si propone di offrire un servizio rivolto sia ai cittadini sia alle strutture sanitarie, che consentirà agli utenti e ai professionisti di conoscere le strutture presenti sul territorio, favorendo per queste ultime un processo di confronto e quindi di miglioramento continuo delle
cure erogate. La
mission dell’Osservatorio consiste nel monitoraggio dello sviluppo di Reti di
cure palliative in possesso degli standard strutturali qualitativi e quantitativi previsti dalla legge 38/2010 e dai successivi provvedimenti attuativi.
L’Osservatorio ha finora sviluppato un’attività di
monitoraggio sulle cure palliative domiciliari di base e specialistiche (UCP domiciliari) ed è, inoltre, integrato dallo studio Agenas,
Teseo-Arianna, che ha l’obiettivo di favorire l’accesso alle
cure palliative domiciliari, identificando precocemente i malati con patologie croniche in fase evolutiva, oncologiche e non, attraverso l’implementazione di un
modello organizzativo integrato tra medicina generale e servizi specialistici di cure palliative.
Lo studio Agenas, cofinanziato dalla Fondazione Guido Berlucchi Onlus, mira a valutare l’impatto dell’applicazione di un modello integrato di cura che vede coinvolte, nell’ambito delle Reti locali di
cure palliative, UCP e MMG secondo una progettualità condivisa con la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG).
Possono registrarsi fino al 31 maggio sul sito
www.agenas-buonepratiche-cp.it sia le strutture che risultano già censite durante la precedente indagine del 2013 realizzata dall’Agenas sulle “Buone pratiche nelle
cure palliative”, aggiornando i dati di attività, sia le nuove UCP che potranno aderire registrandosi e compilando le schede direttamente presso il portale.
Non una semplice mappatura, quindi, ma un prezioso strumento che permetterà di fare il punto sullo stato dell’arte dell’implementazione della legge 38/2010 sul territorio nazionale, anche rispetto ai risultati dell’indagine di due anni fa che aveva fotografato un’Italia fortemente diversificata, dove coesistono strutture caratterizzate da standard assistenziali elevati e realtà meno virtuose nell'indagine del 2012.
In particolare, su un totale di 177 strutture censite, soltanto 55 UCP domiciliari rispondevano effettivamente ai criteri minimi introdotti dall’intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012, che stabilisce le principali dimensioni strutturali e di processo che caratterizzano le Reti di
cure palliative, e soltanto 31 presentavano tutti i requisiti richiesti per essere ammesse nell’Osservatorio.
Fonte: Agenas