Le donne sono vittime maggiormente di mobbing, molestie morali e violenze con significativi effetti sulla salute fisica e sull’equilibrio psicodinamico. I dati Inail 2008 rilevano che, su 21 milioni di occupati, circa un milione e mezzo di lavo-ratori sono vittime di mobbing. Il fenomeno è più presente al nord (65%) e colpisce maggiormente le donne (52%). Che, secondo i dati della Terza Ricerca Europea sulle condizioni lavorative, sono anche più esposte allo stress (40% contro il 36% degli uomini).
Con questi numeri, che parlano di fatti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II annuncia la nascita dello Sportel-lo Rosa, che sarà presentato venerdì 28 marzo, nell’ambito del seminario La donna nell’ambiente di lavoro: attitudini, carriera, rischi, (dalle ore 9.00 alle 13.30, nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino) promosso dall’Unità Operativa Complessa di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria, il cui responsabile è Eduardo Farinaro, del Dipartimento ad Attività Integrata di Igiene e Medicina del Lavoro e Preventiva, diretto da Maria Triassi, dell’Azienda Ospe-daliera Universitaria Federico II.
Lo Sportello Rosa si realizza in un ambulatorio di genere essenzialmente diretto alle donne, ma aperto anche agli uomini, che abbiano percezione di danni alla salute e di difficoltà relazionali derivanti dal proprio lavoro.
“Le donne sono ritenute, a torto, le parti deboli della società e non a caso sono le maggiori vittime di mobbing, ma non tutte sono mobbizzate da uomini. Il rapporto che lega il mobbing all’universo femminile apre, infatti, il campo ad un intreccio di relazioni conflittuali, sia tra i sessi, sia all’interno dello stesso sesso”, ha affermato
Harald Ege, psicologo di PRIMA, Associazione Italiana contro Mobbing e Stress Psicosociale, che sul tema della discriminazione di genere interverrà anche al convegno.
“Le donne – spiega infatti una nota dell’Aou - a tutt’oggi sono maggiormente impiegate in attività con bassa autonomia ed elevata intensità, cosiddetti ‘high strain’ (30% degli uomini, 40% delle donne) ed hanno minori possibilità di avere progetti di responsabilità nel loro lavoro e maggiori compiti caratterizzati da monotonia e scarsa creatività. Prevalgono, tra le donne, i lavori precari e subordinati e va sottolineato che una particolare forma di stress fisico e mentale è dovuto al doppio lavoro, quello domestico e di cura familiare che si aggiunge alle attività professionali”.
“La valutazione della salute delle donne a lavoro è ancora oggi prevalentemente affidata a criteri diagnostici e preventi-vi improntati su modelli maschili. Obiettivo dell’ambulatorio è, invece, adottare un approccio attento e consapevole alle differenze di genere”, ha sottolineato
Umberto Carbone, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Ergonomia ed Ergooftalmologia dell’AOU Federico II e dello Sportello Rosa.
L’ambulatorio “Sportello Rosa”, a cui collabora la psicologa e psicoterapeuta
Elisabetta Riccardi, è dedicato in partico-lare alla diagnosi delle patologie conseguenti all’azione di rischi lavorativi, ai fenomeni di stress, burn-out, mobbing e molestie. “E’ inoltre impegnato – spiega una nota dell’Aou - nella prevenzione dei rischi correlati ai lavori domestici, spesso trascurati nella valutazione delle patologie e del disagio delle donne e fornisce supporto nell’iter del riconoscimento della causa lavorativa, attraverso l’interlocuzione con gli organismi istituzionali preposti alla tutela della salute e alla garanzia assicurativa del lavoratore (Medico Competente, INAIL, ecc.), provvedendo alla redazione delle certificazioni diagnostiche finalizzate ai riconoscimenti del danno”.
“La creazione di un ambulatorio di genere nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II si avvantaggia dell’interdisciplinarietà, caratteristica dell’offerta assistenziale del Policlinico federiciano, con l’obiettivo di fornire una risposta adeguata ed efficace ai bisogni, spesso inespressi, della popolazione femminile”, ha commenato
Giovanni Persico, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.
L’ambulatorio è attivo il martedì ed il venerdì dalle 10.00 alle 13.00 ed il giovedì dalle 13.00 alle 16.00. La prenotazione va effettuata attraverso il CUP dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.