L’Anaao Assomed respinge il tentativo di addossare alla presenza di personale con prescrizioni le responsabilità delle gravissime criticità presenti in tutte i reparti del San Camillo Forlanini e drammaticamente evidenti nell’area del Pronto Soccorso. "Il rispetto delle regole deve essere garantito in ogni circostanza, anche evidenziando eventuali illegittime prescrizioni. Ma è fuorviante l’ipotesi che questa sia la strada per garantire di nuovo la sicurezza e la qualità dell’assistenza nel Pronto Soccorso del San Camillo". Così il segretario regionale Anaao Assomed del Lazio,
Donato Antonellis - in un comunicato stampa congiunto con il segretario aziendale del San Camillo,
Bruno Schiavo - ha commentato la vicenda riguardante la sitauzione di caos creatasi al Pronto Soccorso del San Camillo di Roma.
"La volontà di spostare l’attenzione mediatica rappresenta un altro passo falso della Regione a breve distanza dal recente inefficace tentativo di screditare e minimizzare la denuncia di chi lavora in prima linea - ha proseguito Antonellis -.
E tutto ciò accade dopo che abbiamo registrato con preoccupazione le numerose insufficienze emerse durante l’ultima verifica ministeriale sul piano di rientro e l’inevitabile bocciatura di un protocollo d’intesa con l’Università ricco di aspetti discutibili".
"La capacità di analisi e programmazione degli uffici regionali - ha concluso il segretario regionale Anaao - sembra essere sempre meno adeguata per la realizzazione del programma di rilancio dell’assistenza sanitaria pubblica che avevamo ampiamente condiviso durante la campagna elettorale del Presidente Zingaretti".