Saranno le Aziende sanitarie competenti per territorio a garantire la continuità delle cure ai detenuti nelle cinque case circondariali regionali (Trieste, Gorizia, Tolmezzo, Udine e Pordenone), dopo che dal primo gennaio scorso le funzioni nel campo delle medicina penitenziaria sono state trasferite alla Regione. L'acquisizione delle competenze comporta il trasferimento del personale, delle attrezzature e dei locali che lo Stato impiegava finora per svolgere questo servizio.
La Regione sta preparando le linee guida per individuare i principi e i criteri secondo i quali dovrà essere organizzata e gestita dalle Aziende la tutela della salute nelle carceri. Nel frattempo le stesse Aziende dovranno indicare la propria struttura competente per fornire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione ai detenuti. I fondi per coprire i costi del nuovo servizio saranno assegnati alle singole Aziende in un momento successivo, sulla base delle risorse finanziarie che lo Stato trasferirà alla Regione.