Chiarimento della Pisana, che non utilizza mezzi termini, rispetto alla denuncia della Cgil che ha segnalato come 39 ambulanze siano ferme da inizio 2014 nei Pronto soccorso e che ha riscontrato le difficoltà di accesso ai posti letto specialistici. La causa non è da attribuire “ad anomalie negli accessi”, ma “al mancato rispetto delle direttive emanate dalla Regione Lazio per evitare sovraffollamenti e disfunzioni nelle strutture come quelli denunciati”. E per arginare il fenomeno “è stato inviato alle aziende inadempienti un sollecito a mettersi in regola per evitare che episodi del genere possano ripetersi”.
Dalla Regione precisano poi che allo stato attuale hanno presentato un piano, attenendosi alle direttive, l’Ospedale S. Giovanni, il Policlinico Gemelli, l’Umberto I, l’Aurelia Hospital, il Cristo Re e le Asl di Viterbo, Frosinone e Rieti. Mancano all’appello i piani degli ospedali S. Camillo, S. Filippo Neri, S. Andrea e quelli delle due strutture del Fatebenefratelli. La Roma B a cui fa riferimento il Pertini, l’ospedale che oggi ha presentato maggiori criticità, sta realizzando le misure indicate nella nota regionale, mentre manca all’appello Tor Vergata, "che rappresenta l’anello più debole del sistema d’emergenza nel Lazio".