“Non un solo ospedale della provincia di Siracusa è a rischio chiusura”. Lo afferma il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa
Mario Zappia che smentisce i dati forniti dal quotidiano
La Stampa nell’articolo in cui si annuncia l’imminente sottoscrizione da parte del Governo con le Regioni del Patto per la Salute che prevede, tra l’altro, la chiusura dei piccoli ospedali con meno di 120 posti letto. Tra questi, secondo la mappa allegata all’articolo, relativamente alla provincia di Siracusa, figurerebbero gli ospedali di Avola, Noto, Augusta, Lentini e Siracusa.
“L’articolo in questione e la mappa allegata, che non poche preoccupazioni hanno suscitato negli ambienti siracusani, fanno riferimento chiaramente – afferma Mario Zappia - al periodo precedente alla riforma sanitaria siciliana del 2009. Per quanto riguarda la provincia di Siracusa è già stata attuato il processo di razionalizzazione della rete ospedaliera che ha consentito di diversificare l’offerta sanitaria e di garantire equità ed accessibilità a tutti i cittadini della provincia. Il nuovo assetto ha previsto il potenziamento del ruolo di ospedali di frontiera nei riguardi dei presidi ospedalieri di Lentini a nord e degli ospedali integrati Avola-Noto a sud, con la mission di arginare la mobilità passiva utilizzando nella zona sud anche una forte integrazione con il privato; la specializzazione del presidio ospedaliero di Augusta, come polo di riferimento oncologico provinciale, utilizzando i fondi aggiuntivi previsti per le cosiddette aree a forte rischio ambientale di cui alla legge 5 del 2009; il potenziamento del presidio ospedaliero di Siracusa come presidio di riferimento provinciale per tutte le branche di più alta specialità, con un progetto di sviluppo a breve termine per dare risposte più immediate nelle more della realizzazione della nuova struttura ospedaliera”.