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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Regioni e Asl

Puglia. Liste d’attesa. Da Giunta ok a delibera su abbattimento

immagine 4 dicembre - L’annuncio di Vendola “Presentiamo un programma di riorganizzazione dei modelli di lavoro nei nostri ospedali che, anche con incentivi intelligenti, possa consentire l’abbattimento delle liste d’attesa. Un provvedimento lungamente concertato e approfondito che contiene un messaggio molto forte”.
La Puglia ingaggia la battaglia per ridurre le liste d’attesa e presenta una delibera ad hoc. “Ora che la Regione Puglia esce dal piano di rientro, esce dal territorio più terremotato e torna alla normalità, io non vorrei che qualcuno pensasse di poter tornare ai tempi andati dobbiamo andare avanti con il cambiamento. Abbiamo fatto un cammino lungo e difficile, abbiamo dovuto scalare le montagne, risanare i conti della sanità senza che venisse ferito il diritto ad avere servizi, assistenza e cura da parte dei cittadini e degli ammalati. È stato veramente un tragitto di guerra”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine della conferenza stampa per la presentazione della delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla salute Elena Gentile, finalizzata all’abbattimento delle liste d’attesa in sanità. Il Piano prevede si facciano gli esami dalle 8 alle 20, con prolungamento fino alle 24, con apertura anche il sabato e la domenica
 
 
Per Vendola dunque “questo è il momento per ripartire, proprio perchè stiamo per uscire dal cono d’ombra dei tagli, dei contenimenti coatti di una ragioneria feroce che ha falcidiato i nostri conti. E’ il momento per  ripartire non avendo più alibi in termini di ricostruzione di modelli organizzativi, di reingegnirizzazione del sistema, in termini di cambiamento”.
 
“In questo quadro – ha aggiunto Vendola - la delibera sull’abbattimento delle liste d’attesa è la più strategica di questa fase di riqualificazione del sistema sanitario pugliese”.
 
“Non è possibile  immaginare – ha concluso il Presidente - che le grandi macchine per  la diagnostica lavorino poche ore al giorno e che invece si allunghino le liste dei cittadini che hanno diritto di sapere se hanno una malattia oppure no. È per noi un impegno forte che di giorno in giorno rilanceremo cogliendo tutti gli elementi del sistema sanitario che meritano di essere bombardati da una guerra di cambiamento.  Bisogna voltare pagina. Ci stiamo provando con tutte le nostre forze”.
4 dicembre 2013
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