Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e l’assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, hanno incontrato questa mattina il segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana Medici di medicina generale) Giacomo Milillo e il segretario regionale Massimo Magi. Al centro dell’incontro, il futuro della Medicina generale delle Marche e le modalità di presenza del Medico di Medicina generale nelle Case della salute. Quindi è stato proficuamente aperto il confronto sul progetto per l’implementazione e lo sviluppo della rete per l’informatizzazione territoriale, sul quale è stata raggiunta l’intesa tra Regione e medici di famiglia. Alla base dell’accordo, la sintonia espressa da tutti i presenti sulla filosofia che ispira il progetto e sul ruolo della Medicina generale nell’ambito della riforma sanitaria regionale in atto.
“L’incontro di oggi – sottolinea il presidente
Gian Mario Spacca – conferma il metodo, ispirato al confronto più ampio possibile e alla ricerca della massima condivisione, che la Regione Marche ha posto alla base del processo di riforma del servizio sanitario. Una condivisione che guarda a tutti gli attori del sistema, nel quale la rete dei medici di Medicina generale è tassello fondamentale”.
“L’informatizzazione del sistema - dice l’assessore
Almerino Mezzolani – rappresenta uno strumento strategico che consente di fornire servizi sempre più efficaci e di facilitare l’accesso ad essi da parte dei cittadini marchigiani. Servizi per i quali il supporto dei medici di famiglia è determinante”. In questo senso l’incontro di oggi è giudicato positivo dalla Regione e dalla Fimmg.
Soddisfazione “per aver avuto un confronto concreto nel merito dei problemi” viene espressa dal segretario nazionale
Giacomo Milillo. “Un incontro utile – aggiunge – anche in una visione più ampia riferita al sistema sanitario nazionale”.
“Siamo soddisfatti – dice
Massimo Magi – per le risposte che sono giunte dalla Regione nel corso dell’incontro. È stata fatta chiarezza sul ruolo che il medico di Medicina generale deve poter rivestire nella sanità regionale e nei suoi futuri assetti, ovvero quello di un libero professionista convenzionato, con determinate caratteristiche e una sua propria specificità. A questa rassicurazione avuta da parte della Regione si è aggiunta la condivisione sul progetto per l’informatizzazione, con un accordo sugli obiettivi e sulla filosofia generale. Ci siamo confrontati su questioni di grande rilevanza, un incontro molto positivo”.