Al via nel Lazio l’iter di semplificazione per le autorizzazioni degli studi medici. La Giunta regionale ha infatti approvato una delibera ad hoc che riguarda gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
Con il provvedimento si precisa inoltre che sono esclusi dal regime autorizzativo gli studi professionali in cui il singolo o più medici lavorano in forma associata, pur se di diversa area medica, erogando prestazioni non invasive e dunque che non implicano rischi per il paziente. “La mancanza di questa norma – sottolinea una nota della Pisana - di fatto stringeva in una bolla, vicina all’illegalità, tutti gli studi dei medici che lavorano in gruppo e che ormai sono la maggior parte. Con l’introduzione di questa specifica norma viene eliminato il rischio di violare la legge, perché si consente a più professionisti di svolgere il loro lavoro nella stessa struttura, senza che sia classificata solo per questo, poliambulatorio e dunque sottoposta a uno specifico iter autorizzativo”.
I contenuti del provvedimento sono stati elaborati in stretta collaborazione con l’Ordine dei medici, e la sua entrata in vigore riguarda oltre 5000 professionisti, tra medici di medicina generale e pediatri di base, che operano ogni giorno nel Lazio.
“Il grande processo di semplificazione - spiega il presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti – che abbiamo avviato in ogni ambito di nostra competenza è di vitale importanza per eliminare la burocrazia che appesantisce e spesso blocca la macchina amministrativa della nostra regione. L’idea che abbiamo in mente dall’inizio è quella di una Regione che funzioni e che agevoli l’erogazione delle prestazioni, in questo caso sanitarie, a favore dei cittadini. Con la norma approvata dalla giunta regionale abbiamo di fatto reso più semplice la costituzione di studi medici associati, punto di riferimento per i cittadini in tutti i quartieri delle nostre città”.