La gara della Regione Umbria per la copertura assicurativa della sanità è andata deserta, nonostante 5 assicurazioni si fossero mostrate interessate. Le compagnie, però, una volta ricevuto il capitolato con gli oneri connessi hanno scelto di non presentare l’offerta. Lo ha rivelato il direttore generale Sanità,
Emilio Duca, ai membri della Commissione Sanità e Servizi sociali del Consiglio regionale, riunitisi proprio per
ascoltare l'informativa sullo stato di attuazione della gara.
“La Regione – ha spiegato Duca – provvede direttamente a risarcire danni provocati dai sinistri fino ad un valore di 800mila euro, mentre proprio per la copertura dei cosiddetti rischi 'catastrofici', quelli da 800mila euro in su, si ricorre alle compagnie di assicurazione, che finora non hanno mai avuto oneri superiori alla metà di quanto ricevono dal pubblico. Oggi siamo assicurati per 25 milioni e 300mila euro di rischio, ma le compagnie giudicano troppo rischiosa la soglia di 6 milioni l'anno, tra risarcimenti e accantonamenti, dovuta ai sinistri particolarmente gravi che si verificano nella nostra regione, cioè dai 4 ai 6 l'anno”.
Il direttore regionale della sanità ha spiegato che i costi variano di continuo e di molto, quindi una nuova gara potrebbe presentare nuove criticità, e c'è da considerare anche il trend, in aumento, delle cause intentate a seguito di errore medico. Nel prossimo mese di ottobre la Giunta regionale dovrà quindi decidere se modificare il bando di gara oppure optare per altre soluzioni.