Il presidente della Regione Calabria, e commissario regionale per la Salute, Giuseppe Scopelliti, ha chiamato a raccolta tutti i direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere. Obiettivo: verificare sul lavoro svolto, finalizzato ad eliminare le diverse criticità, segnalate a livello ministeriale, relativamente ai flussi informativi alimentati dalle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, per l’anno 2012, e in ordine agli adempimenti dei Livelli essenziali di assistenza, e rinnovare l’impegno per risolvere le criticità rimanenti.
“Il confronto ha rivestito un’importanza rilevante per la risoluzione delle disfunzioni e inadempienze che consentirà alla Regione di ottenere la quota premiale del fondo sanitario regionale”, spiega una nota della Giunta, aggiungendo che dalle analisi condotte si è evidenziato quali sono i parametri fondamentali da rispettare, relativamente ai flussi, per il raggiungimento degli obiettivi che sono rappresentati dal rispetto della tempistica, della qualità e della coerenza tra flussi diversi.
Sarà dunque compito dei dirigenti generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione assicurarsi del caricamento dei dati sui sistemi informativi del Ministero rispettando la tempistica, la qualità e la coerenza tra i vari flussi e provvedere, laddove è previsto, alla certificazione degli stessi dati. Il Dipartimento tutela della salute dovrà, poi, procederà poi alla validazione dei flussi stessi.
“La mancata o non corretta trasmissione dei flussi genera l’inadempienza relativamente ad alcuni Livelli essenziali di assistenza”, sottolinea la nota spiegando che i Lea sono monitorati a livello ministeriale attraverso degli indicatori che consentono di assegnare un punteggio di valutazione suddiviso in tre classi: 160 adempiente; tra 130 e 160 adempiente con impegno su alcuni indicatori; 130 situazione critica. “Il punteggio Lea Calabria delle adempienze si attestava nel 2009 a 88 punti, nel 2010 a 99 e nel 2011 a 128”, sottolinea la nota. Che aggiunge come dall’autovalutazione regionale fosse emersa la presenza, nell’anno 2012, di 15 inadempienze Lea sul totale di 47, “che pur se ridotte rispetto alle 20 dell’anno 2011, destavano preoccupazione per la valutazione”. Comunque, “dal lavoro condotto sono state recuperate altre 8 inadempienze e si confida in un ulteriore possibile miglioramento”.
Durante l’incontro è stato, tra l’altro, messo in evidenza come, attraverso il lavoro dei gruppi, è stato possibile rilevare che le diverse inadempienze nella certificazione dei flussi informativi, da parte di tutte le Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, sono derivate da carenze organizzative, strutturali e tecnologiche, che non consentono il rispetto della tempistica e la verifica della qualità dei dati.
Il presidente Scopelliti ha quindi sottolineato la necessità di sollecitare l’attenzione sulla problematica relativa ai flussi prestando attenzione alla tempistica, alla qualità e alla coerenza in modo da mettere in condizione il Dipartimento tutela della Salute di validare i dati. Ha poi posto l’accento sulla necessità, oltre che del recupero dei dati relativi all’anno 2012, di porre in atto tutte le azioni correttive necessarie affinché, per gli anni a venire, il sistema funzioni a regime e si attui la corretta governance dei flussi informativi.