Sono stati 993 i pazienti della Provincia Autonoma di Trento che nel 2012 si sono dovuti recare fuori provincia per prestazioni sanitarie ottenendo rimborsi spese relativi a viaggi e permanenza complessivamente pari a 675.969,97 euro. Ne dà notizia l'assessore alla salute
Ugo Rossi rispondendo a un'interrogazione del consigliere provinciale
Giorgio Leonardi (PdL) che aveva domandato quanti fossero “i pazienti che nell’anno 2012 si sono dovuti recare fuori Provincia per prestazioni sanitarie non erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario, se non si ritiene che per talune fattispecie possano essere previste cure anche sul territorio della Provincia autonoma di Trento e a quanto ammonta la spesa sostenuta da parte della Provincia autonoma di Trento dal 2008 ad oggi per questo tipo di prestazioni”.
Rossi ha spiegato che in base alla legge provinciale 33 del 1988 “sono ammessi al rimborso, previa valutazione di una commissione composta da sei primari dell'azienda sanitaria, solo i pazienti affetti da malattie gravi, oncologiche e pediatriche non adeguatamente curabili in Trentino in quanto richiedono professionalità, tecnologie o presidi di altissima specializzazione”. E ha aggiunto che “dal 2008 al 2012 la Provincia ha speso complessivamente per questo tipo di prestazioni 3 milioni e 530.065,62 euro”.