“I dati complessivi sono buoni, il ritiro della diffida del Governo è un fatto positivo, che indica come si stia lavorando bene e ottenendo risultati concreti. Stiamo portando la Sanità piemontese verso l'efficienza e la modernità ” ha affermato il Presidente
Cota. La sfida è di carattere culturale, far comprendere ai cittadini la validità della riforma e sostenerla nella sua applicazione. Siamo contro i “tagli lineari” e chiediamo ai direttori di indicarci le necessità e le esigenze, in modo da poter programmare gli interventi in coerenza con gli obiettivi generali. La sanità piemontese è una sanità di livello: dobbiamo esserne consapevoli e orgogliosi.”
Concetti ribaditi dall’Assessore
Cavallera: “In questi primi mesi di mandato ho lavorato per mettere in sicurezza i conti, evitare il default e il commissariamento. Obiettivi centrati: ora dobbiamo attuare a pieno la riforma. Abbiamo continuato il dialogo e il confronto con le organizzazioni sindacali, con i medici, con le istituzioni del territorio, i comitati e le molteplici associazioni rappresentative degli interessi dei cittadini. Anche dal punto di vista del contenzioso giudiziario-amministrativo, abbiamo avuto di recente riscontri che ci confortano.”
Cavallera ha ricordato che “per le federazioni, entro agosto verrà presentato un disegno di legge che regolamenta il loro superamento, in modo da essere adempienti rispetto alle indicazioni che provengono dal tavolo di verifica interministeriale. In tempi rapidi verrà definita la questione degli interventi a valenza socio-sanitaria dell’assistenza, anch’essa al centro delle attenzioni del “tavolo” di verifica.”
Il direttore regionale della Sanità,
Morgagni, ha illustrato in sintesi lo stato di attuazione dei Programmi operativi e ribadito gli obiettivi finanziari e di gestione della sanità che i direttori generali delle aziende sanitarie sono tenuti a conseguire.