Regione ed enti locali insieme per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo. Un fenomeno che, in base alle stime fornite dal Cnr su dati Ipsad (Italian Population Survey on Alcool and Drugs), in Emilia-Romagna vedrebbe circa 10mila giocatori ad alto rischio di dipendenza, con oltre 800 persone seguite dai SerT. Obiettivo, individuare possibili azioni comuni anche in relazione ai progetti di legge in materia attualmente all'esame dell'Assemblea legislativa.
Si stima che in Emilia-Romagna il giro d'affari legato al gioco d'azzardo, al netto delle vincite, sia di 1,27 miliardi di euro, con Bologna in testa tra le province (273,2 milioni spesi nel 2011), seguita da Modena (219,4 milioni), e Reggio Emilia (170 milioni).
Gli amministratori presenti all’incontro hanno sottolineato il crescente disagio rilevato tra la popolazione e il bisogno di aiuto sempre più diffuso manifestato dalle famiglie che si trovano a fare i conti con questo fenomeno. La Regione ha accolto la richiesta dei Comuni di svolgere un ruolo di regia – anche attraverso la costituzione di un tavolo di coordinamento – e di supporto nelle azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolte a tutta la cittadinanza, di informazione e formazione per target specifici (operatori dei servizi, gestori dei locali, giovani nelle scuole), di sostegno alla diffusione di gruppi di auto mutuo aiuto e di promozione di scambi di esperienze tra diverse realtà territoriali che abbiano avviato iniziative sul tema del gioco d'azzardo.