E' molto interesante la lettura delle due interviste di Roberto Turno, pubblicate oggi su il Sole 24 ore ai governatori Luca Zaia del Veneto e Stefano Caldoro della Campania. Sarà forse un caso ma dalle parole dei due esponenti regionali esce fuori una sorta di asse concettuale che sembra per la prima volta unire Nord e Sud nella visione e nella mission del federalismo.
Se il plauso di Zaia al decreto approvato il 7 ottobre scorso dal Governo appare scontatao, lo è senz'altro meno quello di Caldoro che coglie nel federalismo una sfida positiva che "obbliga al cambiamento e per il Sud - dice - è essenziale per diventare davvero competitivo".
Ma l'asse che più sorprende è sui costi standard sanitari, fino a ieri visti con timore dalle regioni meridionali. Ora spiega Caldoro, il quadro è cambiato, grazie alla modifica apportata al testo - prevedendo che il calcolo del fabbisogno standard tenga conto anche di particolari situazioni territoriali (povertà, disoccupazione, ecc.) - e che consentirà alla Campania di superare la storica penalizzazione subita fino ad oggi nel riparto del fondo sanitario basato esclusivamente sulla popolazione pesata in base all'età.
9 ottobre 2010
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