“Da giorni assistiamo a un balletto di notizie che da un lato vedono come debolissima la posizione di Luigi Marroni in giunta, dall’altro certificano il moltiplicarsi dell’attività giudiziaria sui conti delle Aziende sanitarie toscane che avrebbero dovuto essere il fiore all’occhiello di un sistema sanitario il cui crollo è ormai conclamato, e non certo solo per nostra parola”. Così ina una nota congiunta i consiglieri regionali del Pdl
Alberto Magnolfi (capogruppo),
Stefano Mugnai (Vicepresidente Commissione sanità),
Jacopo Ferri (ex Presidente Commissione d’inchiesta sulla Asl 1 di Massa), hanno espresso la loro preoccupazione riguardo all’apertura da parte della Procura di Firenze di un fascicolo esplorativo per svolgere accertamenti sui bilanci delle Aziende sanitarie toscane.
“Per questo come Pdl intendiamo avanzare con urgenza la richiesta che l’assessore al diritto alla Salute venga davanti al Consiglio regionale ad esporre una comunicazione organica che rappresenti in qualche misura il seguito ideale di quella presentata in occasione del Consiglio regionale straordinario sulla sanità del 1 giugno scorso - prosegue la nota - da allora, infatti, nessuno di quei propositi si è sviluppato in azioni concrete. Non solo: la nostra mozione che conteneva nove punti per una seria riforma del sistema sanitario, quella che la maggioranza ci aveva chiesto di portare in Commissione sanità come inizio di un percorso di revisione del comparto, è rimasta ferma nei cassetti. In questo panorama di ritardi e mancanza di certezze anche politiche, si continua ad assistere ad una involuzione burocratica preoccupante”.
“Serve, oggi più che mai, una nuova comunicazione con cui la giunta regionale deve fare il punto della situazione dicendo la verità sul reale stato delle cose a partire dallo stato contabilità investita dalle inchieste, fino ad arrivare alla illustrazione delle effettive intenzioni di riforma ma, soprattutto, di ciò che eventualmente è stato fatto da giugno ad oggi - concludono gli esponenti Pdl - iniziando ad estendere il ragionamento, sarebbe ora, alla possibilità di un ripensamento del sistema del welfare toscano. Solo così, e aprendo in Consiglio regionale un ampio dibattito, si potranno aggredire con incisività i problemi finanziari in cui versa la Regione Toscana”.