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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Regioni e Asl

Lazio. La protesta dei lavoratori dell’Idi: “Pagate i nostri stipendi arretrati e correnti”

immagine 31 gennaio - Questa mattina circa 200 lavoratori dell’Idi, San Carlo e Villa Paola hanno protestato davanti la Cei dopo che la proprietà delle 3 strutture ha annunciato 400 esuberi, part-time verticale per tutti i dipendenti, taglio alle retribuzioni mensili e attivazione della cassa integrazione per 70 persone.
Prosegue la protesta dei lavoratori dell’Idi, da mesi ormai senza stipendio. Questa mattina circa 200 operatori dell’Istituto dermatologico, insieme ai colleghi del San Carlo e di Villa Paola hanno protestato davanti la Conferenza episcopale italiana. Il presidio è stato promosso da Cgil, Cisl, Uil e Ugl Roma e Lazio, in seguito alle decisioni prese dalla proprietà delle tre strutture: dichiarazione di 400 esuberi; decurtazione degli stipendi in percentuale al reddito; 4 giorni al mese a casa senza retribuzione per tutto il personale; cassa integrazione a zero ore per 50 infermieri e 20 amministrativi.

“Siamo stanchi di essere calpestati come cittadini e come lavoratori – recita il volantino di protesta – noi non abbiamo colpe, il nostro dovere lo abbiamo fatto lavorando, garantendo le cure e l’assistenza agli utenti che si rivolgono alle strutture, per questo continueremo a lottare”. Queste le richieste dei lavoratori: “Il pagamento degli stipendi arretrati e correnti, la difesa del posto di lavoro, il diritto ad un’assistenza di qualità e gratuita per tutti i cittadini”.

I dipendenti dell’Istituto, “respingendo queste ulteriori prepotenze”, hanno infine informato che “la protesta proseguirà”.
31 gennaio 2013
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