“In Lombardia è stato creato un sistema sanitario capace di competere con i più elevati standard internazionali di qualità ed efficienza, che costa ai suoi cittadini meno di tutti gli altri ma che sa offrire migliori servizi e maggiori opportunità”. A dirlo è il candidato della Lega alla guida del “Pirellone”, Roberto Maroni nel presentare il modello di sanità lombarda.
Il quale ricorda come “tra i primi dieci Istituti sanitari italiani per produzione scientifica, sei sono lombardi” così come aggiunge che negli ultimi dieci anni sono stati iniziati e finiti “otto modernissimi ospedali” aggiungendo con orgoglio che “nessun altro in Europa ha saputo fare altrettanto”.
Per Maroni “il modello sanitario lombardo assume come suo principio originario il diritto
elementare di garantire al paziente la libertà di scegliere dove curarsi, in strutture pubbliche piuttosto che private, senza alcun aggravio di costi a suo carico” e in questo contesto “particolare rilevanza assume il sistema dei controlli, a garanzia di un sistema rigidamente strutturato, trasparente e appropriato nel corretto utilizzo delle risorse pubbliche”.
Fin dal 2004, aggiunge il candidato leghista la “Regione Lombardia controlla quasi il triplo delle prestazioni rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale. In questo scenario, la sanità del futuro si avvicina a grandi passi: sappiamo infatti che, grazie alla velocità dei progressi scientifici e tecnologici, nell’arco dei prossimi dieci anni cambierà più dell’80% delle nostre attuali conoscenze, e quindi dei modi di fare prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione. Queste rivoluzioni sono alla base dell’evoluzione epocale della medicina, e quindi dei sistemi sanitari: gli obiettivi a medio termine saranno perciò non solo la gestione della malattia e la sua guarigione, ma soprattutto il mantenimento della salute e il raggiungimento del benessere complessivo della persona”.
Obiettivi, come riconosce lo stesso Maroni, “ambiziosi” e che devono “tener conto, di questa forte crisi economica e della prospettiva di riduzione dei finanziamenti pubblici per la sanità, già pesantemente in atto. Ma è proprio nei momenti di discontinuità e di crisi che si possono creare le condizioni, con un forte cambiamento culturale e la partecipazione tutti, per grandi e nuove opportunità”.
Cosa intende fare Maroni per la prossima legislatura
Riorganizzare numero e funzioni di Aziende Sanitarie Locali (ASL) e Aziende Ospedaliere (AO) per rendere la rete sanitaria ancora più aperta e interconnessa, razionalizzare le spese per garantire la continuità sia sanitaria che socio sanitaria a beneficio del cittadino.
Differenziare la rete di offerta sociosanitaria secondo il criterio dell’intensità di cura: dalla fase acuta di alta specialità, esercitata dagli ospedali, alle attività di media e bassa intensità di cura svolte sul territorio. per questo è necessario promuovere strutture di ricovero intermedie tra ospedale e domicilio o altri livelli di cura sanitari o sociosanitari.
Sviluppare un modello di assistenza a rete delle strutture ospedaliere per la cura di patologie rilevanti, che divengano punti di eccellenza nazionali e internazionali.
Ridurre ulteriormente le liste di attesa attraverso la maggiore specializzazione degli Ospedali.
Promuovere la sempre maggiore appropriatezza gestionale degli erogatori e identificare costi standard uniformi per l’acquisto e l’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari, migliorando ulteriormente i sistemi di controllo con nuovi criteri di valutazione e confronto delle performance.
Incentivare l’associazionismo tra medici con un potenziamento dei presidi territoriali che garantisca la continuità e l’integrazione di tutti i servizi di assistenza.
Introdurre la contrattazione regionale per i medici lombardi basata su un sistema premiante che valorizzi merito e professionalità e sull’offerta di nuove opportunità ai giovani specializzandi.
Sostenere l’innovazione tecnologica di impianti e apparecchiature, in funzione della qualità di cura e di riduzione delle liste di attesa, potenziare telemedicina e integrazione home-hospital valorizzando le funzioni della CRS.
Potenziare il ruolo delle Farmacie quale luogo di fornitura di servizi e prestazioni a bassa intensità.
Favorire la prevenzione in ogni fascia d’età: un’efficace strategia di medicina preventiva, che comprenda programmi di screening, medicina per i giovani e sugli stili di vita, permette di raggiungere importanti risultati in termini di salute dei cittadini e di risparmio di risorse pubbliche.
Promuovere nuovi screening gratuiti di diagnosi precoce in aggiunta a quelli già attivi ed efficaci.
Implementare a tutta la Regione il numero unico di accesso all’emergenza 112.
Favorire la nascita di cluster sanitari e di poli industriali nel mondo farmaceutico, biomedicale e biotech.
Implementare e valorizzazione sistemi di controllo per la sicurezza degli animali destinati alla produzione alimentare tipica. Promuovere azioni decise per la prevenzione del randagismo e di contrasto all’abbandono.