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QS Edizioni - venerdì 10 gennaio 2025

Regioni e Asl

Attivate dall’Ars le Reti clinico-assistenziali 

immagine 9 gennaio - Saltamartini: “Il potenziamento e la realizzazione di nuove reti clinico-assistenziali rappresenta un importante cambio di passo. Attraverso questo modello organizzativo multidisciplinare riduciamo i tempi di attesa, garantendo un’assistenza più veloce e appropriata”

Procede spedito il processo di riorganizzazione e di realizzazione delle Reti clinico-assistenziali delineato nel Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025 con l’obiettivo di migliorare i servizi, rendendoli più accessibili e tempestivi, di garantire ai cittadini le migliori cure e una presa in carico completa, riducendo liste d’attesa e mobilità passiva.

E' quanto comunica in una nota la regione Marche.

Le reti clinico-assistenziali sono un modello organizzativo che integra ospedale e territorio, per garantire un’assistenza di alta qualità e un approccio coordinato e strutturato della presa in carico del paziente, in base alla patologia, collegando professionisti, strutture e servizi che offrono cure sanitarie e socio-sanitarie sul territorio. Ogni rete accompagna i pazienti nelle diverse fasi della malattia, dalla diagnosi alla dimissione, fino al rientro a domicilio, rendendo più efficiente il percorso di integrazione tra ospedale e territorio, anche per quanto concerne le cure e i controlli di follow up. Ogni rete regionale sviluppa Pdta uniformi su tutto il territorio regionale (per patologia) e ottimizza l’utilizzo delle tecnologie digitali e delle strumentazioni all’avanguardia, così da garantire una sanità più moderna, equità nell’accesso e umanizzazione di cure e prestazioni.

“Stiamo dando attuazione a quanto previsto nel Piano Socio Sanitario Regionale – dichiara il vice presidente della Giunta regionale e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – Il potenziamento e la realizzazione di nuove reti clinico-assistenziali rappresenta un importante cambio di passo verso una sanità più vicina ai cittadini, più capillare sul territorio e più moderna. Attraverso questo modello organizzativo multidisciplinare riduciamo i tempi di attesa, garantendo un’assistenza più veloce e appropriata. Diamo una risposta importante ai bisogni di salute della popolazione, specie delle persone con patologie complesse e croniche, e degli anziani”.

Fra le Reti Cliniche Tempo Dipendenti attivate nelle Marche (in cui gli interventi tempestivi messi in atto nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi sono cruciali) figurano la Rete Emergenza Urgenza Ospedaliera, la Rete Ictus, la Rete Infarto Miocardico Acuto, la Rete Trauma Grave e la Rete Chirurgia della Mano. Tra le Reti Non Tempo Dipendenti attivate, la Rete Ematologica, la Rete Odontostomatologica, la Rete Oncologica. Riorganizzata e rafforzata la Rete Trapiantologica Organi solidi e Tessuti, la Rete Trapiantologica di Cellule Staminali Emopoietiche, la Rete Trasfusionale.

La Regione tramite l’Agenzia regionale sanitaria ha inoltre recepito le "Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato", attivando la Rete Percorsi di Chirurgia Intraospedaliera per il miglioramento della performance nell’utilizzo delle sale operatorie e la garanzia di uniformità del percorso organizzativo-gestionale del paziente chirurgico programmato, pianificando le azioni per il recupero degli interventi in elezione e per assicurare la gestione efficace delle liste d’ attesa. In fase di prossima attivazione anche la Rete delle Malattie Infettive e la Rete delle Gastroenterologie.

“Sono due – dichiara la direttrice dell’Ars, Flavia Carle, che ha attivato le reti clinico-assistenziali – i livelli di governance di ogni rete: Coordinamento regionale con indirizzo programmatorio, che formula indirizzi tecnico-operativi, e verifica le modalità di funzionamento delle reti, dei risultati raggiunti e promuove protocolli - Pdta regionali, e Comitato Locale che coordina le attività tra i vari professionisti e assicura il collegamento operativo tra ospedale e territorio in tutte le fasi della malattia.

9 gennaio 2025
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