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QS Edizioni - giovedì 9 gennaio 2025

Regioni e Asl

Trento. Assistenti sociali contro il protocollo per la denuncia da parte delle scuole dei reati e dei casi di disagio famigliare 

di Endrius Salvalaggio 
immagine 8 gennaio - Il documento tra Provincia e Procure, secondo l’Ordine degli assistenti sociali, privilegerebbe un percorso sanzionatorio piuttosto che rieducativo volto al reinserimento del minore nel contesto familiare e sociale. “Ogni decisione in materia di minori deve fondarsi su un approccio multidisciplinare. La mancata consultazione di assistenti sociali e psicologi rappresenta un grave limite del protocollo”, contesta ancora l’Ordine.
E’ stato sottoscritto, di recente, un accordo fra la Provincia Autonoma di Trento e le Procure della Repubblica di Trento, di Rovereto e per i minorenni di Trento. L’esigenza – si legge nella premessa del protocollo - è quella, di dettare delle linee guida uniformi sulle modalità di denuncia e/o segnalazione all’Autorità giudiziaria ordinaria e minorile nei casi in cui gli operatori scolastici, nell’esercizio delle proprie funzioni, vengano a conoscenza di possibili situazioni riconducibili a reati perseguibili d'ufficio, commessi da o in danno di studenti, oppure, di situazioni di pregiudizio, relative ad alunni minorenni che, pur non integrando in astratto fattispecie penalmente rilevanti, evidenziano segnali indicatori di un disagio dell’alunno, verosimilmente ricollegabili ad un contesto familiare carente, problematico o scarsamente accudente, tale da rendere necessario un intervento dell’Autorità giudiziaria al fine di valutare l’adozione di provvedimenti a tutela del minore.

L’Ordine degli Assistenti sociali di Trento ed i responsabili dei servizi sociali territoriali, all’indomani della sottoscrizione del protocollo, contesta per prima cosa la totale estromissione alla concertazione prima e durante il protocollo.

La successiva doglianza che riporta la categoria, la quale vale la pena specificarlo, interviene e si occupa di persone singole e famiglie appartenenti a particolari categorie, fra cui anziani, minori a rischio, tossicodipendenti e alcolisti, disabili, immigrati in condizioni di povertà, per gli assistenti sociali, questo protocollo andrebbe a minacciare l’accompagnamento rieducativo dei minori.

“Il diritto minorile – ricorda la presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali Elisa Rizzi - pone l'accento sugli aspetti educativi, sul recupero e sulle opportunità di cambiamento per i minori. Cambiamento perseguibile attraverso il lavoro integrato tra i vari servizi. L’attuale protocollo privilegia un'impostazione sanzionatoria e punitiva, trascurando il ruolo fondamentale delle funzioni educative”.

Per comprendere la significatività di questo lavoro, nel 2023 - forniscono i dati i responsabili dei servizi sociali territoriali - i minori con interventi sociali, socio-assistenziali e socio-educativi, da parte dei Servizi sociali sono stati quasi 3.800, con il coinvolgimento di oltre 2.700 nuclei familiari. Mentre, gli interventi educativi a domicilio, assistenza a domicilio, accesso ai Centri diurni per minori ecc., gli interventi sono stati oltre 2.200 e per quasi 900 di questi era presente un mandato della magistratura.

“Siamo convinti che la tutela dei diritti dei bambini debba avvenire attraverso percorsi di prevenzione, ascolto e collaborazione inter istituzionale, piuttosto che con un’impostazione che sembra privilegiare un intervento emergenziale e non sufficientemente condiviso. Ogni decisione in materia di minori deve fondarsi su un approccio multidisciplinare, che tenga conto delle competenze specifiche e dell’esperienza di chi opera sul campo. La mancata consultazione di assistenti sociali e psicologi rappresenta un grave limite del protocollo”. Conclude Elisa Rizzi

Per queste ragioni l’Ordine degli Assistenti Sociali chiede che il protocollo venga sospeso in via cautelativa e che si apra un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte per elaborare soluzioni che rispettino la complessità del sistema di protezione minorile.

Endrius Salvalaggio
8 gennaio 2025
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