La ASL Roma 4, in occasione della Giornata Mondiale dell’eliminazione della violenza, ha scelto di riservare un momento di riflessione, insieme a tutta la comunità professionale e aperto a tutta la cittadinanza, osservando un minuto di silenzio presso la panchina rossa dell'ospedale di Civitavecchia e all'interno dello Sportello Rosa, sito nella struttura sanitaria di Bracciano. Gli operatori dell’Hospice Carlo Chenis, hanno consegnato ai colleghi un papavero rosso da apporre sui loro camici e divise.
“La giornata di oggi – dichiara in una nota il Direttore Generale ff, dottor
Roberto Di Cicco – assume una particolare rilevanza per la comunità professionale della Asl Roma 4. Non è solo l’occasione per riflettere tutti insieme sull’importanza di comprendere e fronteggiare il fenomeno della violenza, ma coincide anche con la conclusione di un progetto formativo fortemente voluto da questa azienda, riservato al nostro personale che spesso è l’interlocutore primario della vittima, insieme alle forze dell’ordine, con il compito accogliere e di attivare in maniera rapida ed efficace la rete di sostegno”.
Si tratta di un evento formativo sul fenomeno della violenza di genere, che ha coinvolto il 75% del personale sanitario della Asl Roma 4 che a diverso titolo opera nella rete per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.
Il corso, articolato in 4 giornate formative, ha permesso di approfondire le tematiche utili ad intercettare il problema, ad accogliere la differenza di genere, a migliorare la relazione nella presa in carico e a definire competenze e ruoli dei diversi nodi della rete aziendale e territoriale.
L’edizione del 2024 ha visto poi la stesura definitiva del protocollo sul “Percorso di accoglienza per la violenza di genere” rivolto alle donne, italiane e straniere, agli uomini, alle persone LGBTQ, e alle vittime secondarie, come minori, anziani e fragili. Ai lavori di stesura, coordinati dalla dottoressa Gabriella Lotti, Responsabile dei consultori aziendali, insieme al Dipartimento delle Professioni Sanitarie e sociali della Asl Roma 4, hanno collaborato anche i referenti dei vari Servizi sanitari aziendali (pronto soccorso, ginecologia, pediatria, salute mentale, disabilità adulti, consultori, servizio sociale, TSMREE, SERD), le associazioni che gestiscono Sportelli di Ascolto e Centri Antiviolenza, i rappresentanti delle Forze dell’ordine e l’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia. Il documento fornisce indicazioni operative e procedure condivise per facilitare la comunicazione e la collaborazione tra i diversi attori coinvolti, ossia il sistema sanitario e sociale, i Centri Anti Violenza (CAV) e gli sportelli antiviolenza.
“La procedura – spiega il Direttore Sanitario aziendale, la dottoressa
Simona Ursino – ha l’obiettivo di condividere buone pratiche e fornire un intervento adeguato e integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche e psicologiche che la violenza produce sulla salute delle vittime. Il documento, poi, introduce due novità sostanziali. La presa in carico non solo delle donne, ma di chiunque sia vittima di violenza e pone attenzione alle vittime secondarie. Solo in un’ottica di collaborazione e di sinergia tra tutte le forze che intervengono sulla rete di accoglienza, è possibile pensare ad un’azione efficace di vera presa in carico della vittima”.