Attivo da poco più di un anno lo Sportello di ascolto e dialogo dei lavoratori della ASL Roma 3 ha registrato oltre 200 richieste e seguito in un percorso di sostegno più di 70 utenti in difficoltà. Equamente suddivise tra uomini e donne, e senza un’età specifica, le richieste sono arrivate da giovani, neoassunti ma anche da chi lavora in azienda da diversi anni o è vicino alla pensione, dal personale sanitario e da quello amministrativo.
“Il counseling gratuito è raggiungibile tramite uno specifico numero di telefono e non riguarda solo problemi inerenti al lavoro svolto dai dipendenti all’interno dell’azienda, ma è un vero e proprio sostegno a 360°, gestendo nella massima riservatezza le problematiche avanzate da chi chiede aiuto”, spiega
Roberta Nardella, Psicologa del Lavoro della ASL Roma 3 e referente aziendale per il benessere organizzativo. “Parliamo, per esempio, di stanchezza fisica ed emotiva, insonnia, alterazione del comportamento, ma anche lutti, attacchi di panico, disagio legato alla gestione del privato o dell’ambiente di lavoro”.
“Abbiamo in parte mutuato e comunque riattivato una precedenza esperienza della nostra azienda, che a Casal Bernocchi, all'interno del poliambulatorio, diversi anni fa mise a disposizione del personale una specifica unità di psicologia del lavoro. Oggi, una volta contattati, proponiamo un ciclo di 8 incontri, nel corso dei quali lo psicologo offre una consulenza a tutto tondo. Ad alcune persone viene consigliato un percorso più complesso con un professionista dedicato. In genere, e questo dato è significativo, chi lamenta un disagio ha anche problemi sul posto di lavoro”, aggiunge Nardella.
“Promuovere e mantenere il più alto grado di benessere dei lavoratori all’interno dell’azienda è uno degli obiettivi della Direzione Generale di ogni ASL, e la riapertura dello Sportello è lo strumento più efficace perché questa condizione venga assicurata”, dichiara
Francesca Milito, Direttore Generale ASL Roma 3. “Siamo particolarmente orgogliosi – prosegue la Dg - di essere tra le poche aziende, nel Lazio e in Italia, a garantire il servizio. Sono convinta che la figura dello Psicologo del Lavoro sia fondamentale per la qualità della vita dei lavoratori e di conseguenza anche per la produttività delle amministrazioni. Nel settore della sanità, oltre ai fattori di stress che comunque esistono in un qualsiasi luogo di lavoro, sono presenti altre cause come la responsabilità per la vita delle persone, le emergenze, le relazioni con l'utenza e con i pazienti. Ma il burnout si può evitare, per farlo è necessario lavorare sulla prevenzione e intervenire quando il primo disagio si manifesta. Lo sportello serve proprio a questo”, conclude Francesca Milito.