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QS Edizioni - venerdì 27 settembre 2024

Regioni e Asl

Nas chiudono una casa usata come punto nascita nella Pa di Trento

immagine 23 settembre - L'indagine partita da una segnalazione di dirigenti sanitari dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento a seguito del trasporto d'urgenza per emorragia di donna partoriente presso l'Ospedale Santa Chiara di Trento. I parti avvenuti nella casa, in assenza di autorizzazione sanitaria e senza verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari, sarebbero “svariati” e spesso comunicati all'Azienda Sanitaria con “ritardi di alcuni mesi”.
I Carabinieri del NAS di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo di immobile adibito a punto nascita, struttura ove era gestito il parto extra­ospedaliero ma in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. Il decreto, riferisce una nota dei Nas, è stato notificato a due ostetriche ritenute parte attiva dell'associazione gestente la struttura, perché in qualità di ostetriche e in presunto concorso con altri ignoti {presidente associazione ed eventuali altri membri del Consiglio direttivo) offrivano assistenza ostetrica ed al parto extraospedaliero presso la Casa stessa, in assenza di autorizzazione sanitaria e senza verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari.

L'indagine, coordinata dalla Procura di Trento, scaturisce da una segnalazione di dirigenti sanitari dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento, a seguito del trasporto d'urgenza di donna partoriente presso l'Ospedale Santa Chiara di Trento, per un'emorragia.

Le indagini, fa sapere la nota dei Nas, “hanno permesso di appurare svariati parti {spesso comunicati all'Azienda Sanitaria con ritardi di alcuni mesi) avvenute nella struttura, per la quale non era stata presentata alcuna comunicazione di inizio attività né era stata notificata all'Azienda Sanitaria.”
23 settembre 2024
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