Sono atterrati nel tardo pomeriggio di ieri, all’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna i due aerei, partiti dal Cairo, in Egitto, con a bordo 17 feriti e le rispettive famiglie (una cinquantina di persone), provenienti da Gaza: piccoli pazienti palestinesi, vittime del conflitto in corso. Tre di loro saranno ricoverati a Bologna, tutti gli altri saranno trasportati in ambulanza in ospedali di altre regioni.
All’Ospedale Maggiore, spiega la Regione in una nota, si prenderanno cura di un undicenne con un problema otorino e di un bimbo di 10 anni con un problema maxillo-facciale, entrambi causati dai bombardamenti. Al Policlinico Sant’Orsola sarà accolta e curata una tredicenne con un problema cardiochirurgico pregresso.
“A questi bambini e alle loro famiglie così duramente colpiti dalla guerra- commentano la presidente facente funzioni,
Irene Priolo, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute,
Raffaele Donini- vogliamo dare cura, assistenza, la speranza della guarigione e la possibilità di tornare a sorridere. Ancora una volta l’Emilia-Romagna dimostra di essere terra di accoglienza e solidarietà, due valori per noi irrinunciabili, mettendo a disposizione di chi ha più bisogno l’eccellenza del nostro sistema sanitario pubblico e dei nostri professionisti. Ringraziamo le direzioni degli ospedali, i medici e tutto il personale che si prenderà cura dei piccoli pazienti, a cui diamo con il cuore il benvenuto nel nostro Paese e nella nostra regione”.
L’operazione, promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea, è coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con l’assessorato regionale alle Politiche per la salute e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.