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QS Edizioni - mercoledì 17 luglio 2024

Regioni e Asl

Violenze e torture su pazienti. Arrestati 10 operatori del centro Cri di Roma 

immagine 17 luglio - Per mesi gli operatori sociosanitari si sarebbero accaniti ripetutamente su due pazienti con ritardi psichici dalla nascita del Centro di educazione motoria (Cem) di Roma gestito dalla Croce Rossa: insulti, schiaffi sulle mani, pugni fino a svegliarli in malo modo nel cuore della notte. Per un operatore ipotizzato anche il reato di violenza sessuale. Valastro: “Massima vicinanza a tutti gli ospiti del centro e alle loro famiglie”. Rocca: “Sconcerto e dolore”.
Insultati, derisi, presi a schiaffi e pugni, strattonati e svegliati all’improvviso di notte. E’ l’incubo vissuto da due pazienti del Centro di educazione motoria (Cem) di Roma, gestito dalla Croce rossa. Accusati delle torture dieci operatori sociosanitari, arrestati dai carabinieri. Si trovano ora tutti ai domiciliari.

Le indagini, spiega l’Ansa, sono scattate dalla denuncia dei vertici della Croce Rossa capitolina nell'aprile dell'anno scorso, insospettiti da una vistosa ecchimosi sul volto di un paziente. Sono stati avviati accertamenti dai carabinieri che, attraverso telecamere nascoste nella struttura, hanno documentato le ripetute violenze. Una “galleria degli orrori” viene definita nell’ordinanza del gip.

Gli operatori sociosanitari si sarebbero accaniti ripetutamente su due pazienti, un uomo e una donna di circa 35 anni, con ritardi psichici dalla nascita. Insulti, schiaffi sulle mani, pugni fino a svegliarli in malo modo nel cuore della notte. I maltrattamenti sarebbero andati avanti per diversi mesi.

Per uno di loro è stato inoltre ipotizzato il reato di violenza sessuale in quanto in una circostanza avrebbe molestato il paziente.

Per il gip “le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori, fornisce la misura dell'indole di ciascuno degli indagati che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette”.

Gli accertamenti andranno avanti per stabilire se ci siano altre vittime.

La Croce Rossa Italiana, per voce del presidente Rosario Valastro, esprime “massima vicinanza a tutti gli ospiti del Centro di Educazione Motoria (C.E.M.) e specialmente a coloro i quali hanno subito violenze, nonché alle loro famiglie che nelle nostre attività e nell’operato della CRI ripongono da sempre massima fiducia”.

“Leggiamo – aggiunge Valastro - con grande senso di smarrimento e sconcerto le vicende che hanno interessato il CEM di Roma, scoperte grazie alla correttezza ed alla chiarezza con cui il Comitato CRI di Roma ha agito. Era la primavera del 2023, quando la CRI capitolina presentava una denuncia ai Carabinieri, depositando alcune foto su sospetti maltrattamenti e fornendo ogni supporto richiesto per facilitare le indagini, compiute nel massimo riserbo; indagini che hanno consentito di verificare condotte che altrimenti sarebbero rimaste sempre nascoste”.

“Nel ribadire la massima fiducia alla magistratura ed alle Forze dell’ordine, confermiamo l’impegno della Croce Rossa Italiana e di tutti i suoi 671 Comitati ad operare nell’esclusivo rispetto per i più vulnerabili, e a combattere – sempre ed in tutte le circostanze – chi agisce nell’illegalità e nel non rispetto dell’Umanità”, ha concluso il Presidente della CRI.

“Sconcerto e dolore” da parte di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio ma in passato presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. “Apprendo con dolore e sconcerto dell'operazione portata avanti dall'Arma dei Carabinieri che ha condotto all'arresto di 10 operatori sociosanitari che prestavano servizio al Centro di Educazione Motoria gestito dalla Croce Rossa Italiana e di Roma”, ha dichiarato in una nota. “Gli indizi di reato – ha aggiunto - configurano condotte odiose e ripugnanti, emerse proprio a seguito delle denunce e dalle segnalazioni da parte del Comitato della Croce Rossa di Roma, che ringrazio per questo”.

“Ho massima fiducia nelle forze dell'ordine e nei tantissimi volontari che operano quotidianamente per alleviare le sofferenze dei più fragili. Così come esprimo fiducia nei vertici della Croce Rossa Italiana e di Roma che sapranno porre in essere tutte le misure necessarie per ripristinare la dignità violata degli ospiti del CEM”, dice Rocca. “La condotta orribile di alcuni dipendenti, se confermata, non potrà macchiare lo straordinario lavoro dei tantissimi volontari che quotidianamente si spendono nelle loro comunità. Auspico che la giustizia faccia il suo corso nel più breve tempo possibile e che coloro che dovessero essersi macchiati di reati così gravi, vengano puniti con il massimo rigore”.

“A nome mio e della Giunta della Regione Lazio – conclude il governatore - esprimo la vicinanza e la solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. È nostro dovere garantire che strutture destinate alla cura e alla riabilitazione siano luoghi di rispetto, sicurezza e dignità. Episodi del genere non devono più ripetersi. La tutela dei più fragili è un principio fondamentale della società e deve essere difeso”.
17 luglio 2024
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