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QS Edizioni - mercoledì 17 luglio 2024

Regioni e Asl

In due mesi ridotte di 17mila le prestazioni in lista d’attesa 

immagine 16 luglio -
Da gennaio erogate quasi un milione e mezzo di prestazioni in tutta la regione, con una capacità produttiva del sistema pubblico in giugno inferiore di solo il 5% rispetto al periodo pre Covid. In lista di attesa rimangono circa 46 mila prestazioni (di cui 13 mila tra endoscopia e oculistica), con un calo, come detto, di 17mila in prestazioni rispetto all’inizio del Piano (-27%) 

Oltre 17 mila prestazioni in sospeso in meno rispetto all’inizio dell’attuazione del Piano strutturale di abbattimento delle liste di attesa messo in campo dalla Regione, meno di due mesi fa.

È uno dati emersi nella riunione odierna che si è tenuta a Palazzo Donini, per monitoraggio l’andamento del Piano, alla presenza della Presidente della Regione, Donatella Tesei, dell’assessore Luca Coletto, del Direttore regionale salute Massimo d’Angelo e dei direttori delle aziende sanitarie regionali.

Venendo ai numeri: da gennaio 2024 ad oggi sono state erogate quasi un milione e mezzo di prestazioni in tutta la regione, con una capacità produttiva del sistema pubblico in giugno inferiore di solo il 5% rispetto al periodo pre Covid.

A fronte di questo enorme numero di prestazioni sanitarie fornite ai cittadini umbri in meno di 7 mesi, oggi in lista di attesa rimangono circa 46 mila prestazioni (di cui 13 mila tra endoscopia e oculistica), con un calo, come detto, di 17mila in prestazioni rispetto all’inizio del Piano (-27%).

Nel corso dell’incontro è stato inoltre sottolineato che solo l’11% delle prestazioni ancora in attesa risale a prima dell’inizio del 2024.

Quanto alle tempistiche, è da rimarcare che nel 2024 nell’83% dei casi si rispettano i tempi previsti per prestazioni urgenti (cosiddette a 3 giorni), mentre, con un trend in miglioramento rispetto al mese precedente, si rispettano i tempi delle prestazioni dovute a 10 giorni nel 76% dei casi, di quelle a 30 giorni nel 61% e di quelle a 60 giorni nel 86% delle richieste.

È stato anche evidenziato come la media dello “sforamento” delle tempistiche di tali prestazioni - riguardanti quindi solo la quota non erogata nei tempi richiesti - sia comunque contenuto: mezza giornata per le urgenze, 2 giorni per le differite a 10 gg, 12 giorni per le differite a 30 gg e 4 giorni per le differenti a 60gg.

I dati dimostrano, dunque, un oggettivo miglioramento della situazione numerica reale ed una efficacia del Piano che continuerà ad essere monitorato anche durante l’estate, con una riunione già fissata a fine agosto.

“E’ evidente - ha sottolineato la Presidente, Donatella Tesei, - che il Piano stia portando i propri frutti dal punto di vista dei risultati, e nei prossimi mesi conto che si riallinei anche la sensazione percepita dei cittadini. Dobbiamo però continuare a lavorare affinché questo piano possa essere sempre più incisivo riducendo ancora di più le liste, ed aumentando la percentuale di soddisfacimento delle prestazioni nelle tempistiche previste. Continuiamo a monitorare la situazione proprio per cercare di mettere in campo, man mano, tutti i correttivi che possano far aumentare la capacità produttiva del sistema pubblico, un calo delle tempistiche di attesa ed un miglioramento del percepito del servizio”

16 luglio 2024
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