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QS Edizioni - mercoledì 3 luglio 2024

Regioni e Asl

Cagliari. Il bilancio sociale della ASL8 sulle attività del Dipartimento Integrazione Territorio-Ospedale

di Elisabetta Caredda
immagine 3 luglio - Per il Dg Massazza “è in atto una vera rivoluzione nell’organizzazione della sanità: gli investimenti previsti dal PNNR nella Misura 6 (Sanità) e nella Misura 5 (Sociale) impongono una programmazione dei servizi condivisa e integrata, e un’assistenza h24 ai cittadini”. Salis (Direttore di Distretto): “Tra i servizi attivati le COT, che cambieranno il volto della sanità territoriale. E sulle criticità ancora presenti, il confronto di oggi può risultare molto utile”.
Nella sala conferenze della Curia Arcivescovile il Direttore Sanitario della ASL di Cagliari, Roberto Massazza, e il Direttore del Distretto Cagliari Area Vasta, Gianni Salis, hanno illustrato negli scorsi giorni un bilancio sociale sulle attività e i programmi del Dipartimento Integrazione Territorio-Ospedale con le misure già realizzate, nonché quelle da attuare prossimamente con i fondi PNRR.

“La direzione della ASL Cagliari – spiega a Quotidiano Sanità il Direttore Roberto Massazza - ha risposto in questi due anni ai bisogni di salute dei cittadini in tutti i distretti della Asl, potenziando i numerosi servizi, favorendone l’accessibilità e l’integrazione con gli ospedali. Attualmente è in atto una vera rivoluzione nell’organizzazione della sanità: gli investimenti previsti dal PNNR nella Misura 6 (Sanità) e nella Misura 5 (Sociale) impongono una programmazione dei servizi condivisa e integrata, e un’assistenza h24 ai cittadini”.

“Il Distretto Sociosanitario Area Vasta della ASL di Cagliari – interviene approfondendo il Direttore Gianni Salis - fornisce diversi servizi sanitari rivolti alla popolazione dei comuni compresi in quest’area territoriale che sono Cagliari, Monastir, Monserrato, Nuraminis, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro e Ussana. Si va dalla specialistica ambulatoriale presente nei quattro poliambulatori di Cagliari, Selargius, Sestu e Monastir, alle cure domiciliari che si estendono in tutto il territorio distrettuale. Ricordo ancora i servizi assistenziali offerti dai sei Consultori ASL, dalle sette Guardie mediche, i servizi di assistenza protesica e integrativa nonchè quello che consente ai cittadini di scegliere o revocare il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta; garantiamo inoltre l’assistenza dalle cure palliative in Hospice, l’assistenza presso le residenze sanitarie, i centri riabilitativi convenzionati, e le Comunità integrate. Altri uffici amministrativi si occupano di esenzioni ticket, rapporti internazionali, ricoveri fuori regione. Non è tutto: sono presenti anche un Ambulatorio per l’assistenza fisiatrica nell’età evolutiva, dal neonato al giovane adulto, e un Centro per la diagnosi e la presa in carico terapeutica e assistenziale dei soggetti di età superiore ai 65 anni affetti da Alzheimer e da disturbi cognitivi e/o demenze e delle loro famiglie”.

“Abbiamo ritenuto importante illustrare – prosegue Salis - quella che si potrebbe definire una sorta di Bilancio sociale del distretto. Abbiamo voluto e vogliamo informare con dati numerici alla mano le attività che sono state svolte nello scorso anno dai diversi servizi distrettuali suddetti, oltre a tutto quello che stiamo facendo per favorire l’integrazione con i servizi ospedalieri e che abbiamo programmato nel corso di quest’anno. Parlo del potenziamento delle cure domiciliari e dell’aumento dei volumi di attività nei poliambulatori; di un miglior efficientamento nell’accessibilità ai servizi delle Guardie mediche e a quelli dei Consultori familiari. Senza tralasciare di evidenziare le criticità ahimè ancora presenti ma anche le possibili soluzioni che proponiamo, sulle quali il confronto di oggi può risultare molto utile. Lo scorso anno parlavamo di Centrali Operative territoriali (COT) come una visione futuribile; oggi le COT sono una realtà operativa, come quelle realizzate e già attive a Cagliari, Assemini, Isili e Muravera, che cambieranno il volto della sanità territoriale”.

“Le COT – sottolinea il direttore del distretto - sono solo parte dei progetti in essere della ASL di Cagliari finanziati con i fondi del PNRR. Gli altri progetti riguardano le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità che sono state programmate nel distretto di Cagliari area Vasta, quali la casa di Comunità hub di Cagliari in via Quesada, la casa di Comunità spoke presso la Cittadella sanitaria in via Romagna, le case della comunità spoke a Monastir e a Sestu, la casa di Comunità di Monserrato (finanziata con altri fondi comunitari). Ancora, gli Ospedali di Comunità, uno nell’ospedale Binaghi con 40 posti letto e uno nell’ospedale Marino di Cagliari con 40 posti letto”.

“Parlando più specificatamente anche di dati - aggiunge il Direttore Sanitario Massazza - abbiamo evidenziato in particolare un incremento lo scorso anno pari al 47% delle attivazioni delle cure domiciliari integrate, i pazienti presi in carico sono stati 4.440. Ancora, un incremento del volume di attività delle prestazioni specialistiche dovute all’attivazione del progetto mirato alla riduzione delle liste d’attesa, all’intensificazione dell’attività di recalling e all’apertura pomeridiana e di sabato dei Poliambulatori di Selargius e di Cagliari. Nel 2023 sono state erogate 32393 prestazioni specialistiche. L’incremento del volume di attività rispetto al 2022 è stato del 17%. Inoltre sono stati aumentati i punti prelievo, sempre lo scorso anno, in varie strutture aziendali, con conseguente aumento delle giornate di prelievo nel Poliambulatorio di Selargius (passando da 2 a 3 giornate) e nei Poliambulatori di Sestu e Monastir (passando da 1 a 2 giornate), che ha generato un aumento anche del numero degli accessi ai prelievi da 2040 nel 2022 a 4763 nel 2023”.

“Da non trascurare – conclude il direttore - l’attività svolta nei sei Consultori familiari presenti nel Distretto che ha coinvolto 6270 utenti, di cui 329 stranieri, per un totale di 40118 interventi socio sanitari; abbiamo riscontrato quest’anno un incremento del 17% degli utenti presi in carico e del 39% degli interventi effettuati”.

Elisabetta Caredda
3 luglio 2024
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