L’incendio del dicembre 2023 all’ospedale di Tivoli è stata “una vicenda tragica, perché tre persone, anziché trovare una risposta di salute, hanno trovato la morte all'interno di una struttura sanitaria. Questa è una cosa che mi ha ferito profondamente e angosciato. Da quel momento c'è stato un lavoro intenso, che non è mai cessato. Oggi vogliamo dare il cronoprogramma chiaro delle riaperture. Alcune non saranno a brevissimo, ma tutto questo fa seguito a un lavoro intenso”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio,
Francesco Rocca, alla presentazione del cronoprogramma per la riapertura graduale dell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dopo l'incendio del 8 dicembre scorso.
In merito alle responsabilità sul rogo, Rocca ha spiegato che “sarà il Tribunale a darle, perché c’è una indagine della Procura”, ma anche “una commissione che abbiamo insediato per quello che riguarda soprattutto la lezione appresa, per fare in modo che a livello procedurale non si ripetano più cose del genere. Io ho avuto un atteggiamento responsabile anche davanti a una situazione che, in altre circostanze, avrei definito di sciacallaggio, perché il dato di fatto, per quanto mi riguarda, non nasce in quella notte tragica ma nasce a giugno-luglio dello scorso anno, quando noi abbiamo dovuto reimpostare insieme al dott. Andrea Urbani tutta la parte dei fondi di edilizia sanitaria quando ci siamo resi conto che mancavano oltre 350 milioni di euro in conto capitale alle nostre strutture sanitarie proprio per l’antincendio, e di questi circa 4mln sarebbero serviti all’ospedale di Tivoli per l’ammodernamento del sistema. C'erano le risorse e le aziende sanitarie e ospedaliere reclamavano circa 700 e passa milioni distribuiti su tutto il territorio regionale in anti-incendio e anti-sismica”.
Passando alle riaperture, ha annunciato Rocca, ci sarà “l'attivazione del Punto di primo intervento sarà entro il 25
marzo 2024. Anche la riapertura del reparto dialisi nella ala B entro il 25 marzo”.
Mentre “la nefrologia nell’Ala A saranno attivate entro il 22
aprile 2024, così come, entro la stessa data, sarà attivato il servizio di ematologia e medicina trasfusionale”. Anche la Medicina, la Radiologia e l’area del SPDC aprirà entro il 22 aprile 2024.
Previste poi aperture a
maggio: “La chirurgia generale, il laboratorio d’analisi nell’area A. Il 24 maggio avremo il blocco operatorio sia dell’area A che B. Partiranno al 24 maggio anche la Rianimazione, il punto nascita e la ginecologia. A maggio anche la riapertura dell’Emodinamica”.
Sarà invece “entro il 30
settembre la riapertura del pronto soccorso perché ci sono una serie di adempimenti e lavori che devono essere fatti”, ha spiegato Rocca.
Riguardo alle recenti polemiche sul nuovo ospedale, il presidente della Regione ha spiegato che “immediatamente abbiamo mandato al ministero della Salute per l’accordo di programma sul nuovo ospedale Tiburtino, che ci fa passare dagli attuali 290 a 392 posti letto a regime. Con le verifiche del caso sul terremo, perché anche in quel caso andava comunicato che il terreno non andava bene. Perché quel terreno ha un problema di cedimento di circa 7 millimetri all’anno, mi sembra. Un progetto pagato 4 milioni di euro, con i soldi dei contribuenti, di cui non sappiamo che sarà. Dobbiamo attendere le verifiche della Conferenza dei servizi. Dita incrociate, speriamo che vada bene. Quindi il sito è ancora da individuare. Abbiamo delle opzioni alternative e se ci sarà di utilizzarle, quel progetto costato 4 mln di euro dovrà avere degli adeguamenti”.