Sono 18.039 i pazienti presi in carico nel 2022 nel Lazio dalle strutture per il trattamento di dipendenze. A dirlo è il nuovo rapporto del Dipartimento regionale di Epidemiologia (Dep), che parla di 13.150 (72,8%) persone che hanno chiesto aiuto per la loro dipendenza da stupefacenti, 3.888 per alcool (21,5%), 753 per gioco d’azzardo (4,2%) e 384 (2,1%) per altre forme di dipendenza.
Sul totale di 18.039 pazienti, 17.842 sono stati presi in carico dalle sedi SerD (Servizi per le dipendenze), 2.095 in sedi SerD degli istituti penitenziari e 712 in strutture private accreditate.
Dal rapporto emerge, inoltre, come nel corso del 2022 hanno prestato la loro attività nei SerD. del Lazio 595 professionisti per un totale di 498 operatori equivalenti. Tra le figure professionali gli infermieri rappresentano il 34,5% del totale degli operatori, i medici il 25,4 % (diminuiti rispetto al 2020 di 7 punti percentuali), gli psicologi il 21,1% e gli assistenti sociali il14,4%.
Dai commentati con preoccupazione e da Eleonora Mattia, consigliera regionale Pd del Lazio e presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile, che sottolinea come il rapporto faccia presente che “rispetto ai due anni precedenti, in cui la pandemia ha impattato notevolmente sull’accesso ai servizi e sulla fruizione degli stessi, notiamo nel 2022 un aumento nel volume degli accessi’”.
Allarmante, per Mattia, anche le notizie secondo cui “le sedi più grandi per il gioco d’azzardo (bingo e sale giochi), nel Lazio si trovino proprio nelle zone più povere e sulle vie ad alta percorrenza (Aurelia, Flaminia, Casilina ecc.). Sono dati raccolti da strutture della stessa Regione Lazio, che fotografano una situazione di forte disagio sociale, ma su cui ad oggi il governo regionale non ha mai riferito”.
Per questo Mattia ritiene “urgente, visto che non è stato fatto finora, che la Giunta Rocca li presenti nelle commissioni competenti per riferire sullo stato dell’arte delle misure di contrasto e discuterne insieme con tutte le forze politiche del Consiglio regionale”.