Regioni e Asl
Assemblea Aiop Lombardia. Beretta: “Prossime sfide: Cup unico, liste d’attesa, carenza personale e tetti budget”
"In Lombardia le strutture private accreditate erogano il 40% in valore delle prestazioni della sanità pubblica, la collaborazione e l’integrazione pubblico-privato in questa regione continua a dimostrare la propria efficacia ma è innegabile che per fare un altro salto di qualità, per dare le risposte che i cittadini attendono, per risolvere i problemi è necessario fare un ulteriore sforzo da parte di tutti”.
Lo ha detto Dario Beretta, Presidente di Aiop Lombardia, durante l’Assemblea annuale dei soci che si è svolta presso gli Istituti Clinici Scientifici Maugeri a Pavia.
L’associazione rappresenta 109 strutture, con 15.989 posti letto, che operano sul territorio lombardo e che lavorano a supporto del Sistema Sanitario Regionale. “Le prossime sfide del comparto - precisa Beretta – riguardano sicuramente il Cup unico, l’abbattimento delle liste d’attesa, il superamento dei tetti per i budget e la questione della carenza di personale medico”.
Rispetto al Cup Unico, cioè un centro di prenotazione con visibilità su tutti gli appuntamenti del servizio sanitario regionale, Beretta ricorda che “i privati accreditati con l’integrazione obbligatoria al sistema regionale GP hanno condiviso la quasi totalità degli appuntamenti. Tranne gli slot che, come ci era stato chiesto anche da Regione, sono riservati ai pazienti già in cura nei nostri ospedali, come quelli inseriti in percorsi post-intervento od oncologici: è un vantaggio che tutti i cittadini devono avere. Resta il fatto che gli operatori dei nostri Cup non hanno ancora visibilità su tutte le agende e questo rende impossibile smistare i pazienti su altre strutture pubbliche e private”.
Per le liste d’attesa il Presidente di Aiop Lombardia è convinto che “Occorre agire sull’appropriatezza della domanda con i medici di medicina generale, impedire alla base doppie o plurime prenotazioni, contrastare di più il 'no show', ossia il fenomeno in cui un paziente prenota una visita e poi senza preavviso non si presenta".
La risoluzione del problema però resta lontana senza il superamento dell’ostacolo relativo alla carenza di medici specialisti.
“Abbiamo chiesto alla Regione di poter utilizzare la deroga del decreto 34 per le qualifiche professionali conseguite all’estero, appena estesa sino a fine 2025: in Lombardia abbiamo una procedura che funziona benissimo per gli infermieri, mentre i medici possono essere riconosciuti ma non come specialisti”.
“E’ poi necessario – conclude Beretta - rivedere i budget dei privati accreditati, invalicabili dalla spending review del Governo Monti. Siamo fiduciosi che prima o poi saranno superati i tetti del 2011: ci sono Regioni in disavanzo che comunque non incrementerebbero i budget, mentre la Lombardia, tra le poche con i conti in ordine, potrebbe farlo".