Gli anziani o le persone con disabilità che usano i pannoloni d’ora in poi dovranno attrezzarsi e almeno per una volta mettere su bilancia il risultato delle loro incontinenze. Succede all’Asl Napoli 2 dove è stata avviata questa particolare procedura con l’intento di verificare se i pazienti hanno diritto o meno ad usufruire dei pannoloni o se quelli che utilizzano sono adatti alle loro esigenze. La denuncia, come riporta
il Mattino di Napoli arriva dal Tribunale dei diritti del malato che evidenzia come sia “una cosa scandalosa - dice il coordinatore del Tribunale per i diritti del malato,
Giuseppe Scaramuzza - È umiliante per persone che soffrono e che già vivono in condizioni di forte disagio. Sottoporsi a questo genere di pratiche è assurdo, non ho mai sentito nulla del genere”.
Ma dalla Asl respingono le critiche. Per il direttore generale dell'Asl,
Giuseppe Ferraro, che conferma lo strano tipo di misurazione ma sottolinea anche che “si tratta di un test internazionale dalla validità riconosciuta. Serve a fornirci indicazioni per la scelta giusta dei tipi di pannoloni”.
“Incrociando alcuni dati in nostro possesso – ha specificato Ferraro - abbiamo scoperto che sul nostro territorio c'era una forte incidenza di allergie, infezioni, malattie e piaghe da decubito dovute al tipo sbagliato di pannolone. Per questo motivo abbiamo chiesto a chi li utilizza, in un giorno a scelta, di segnalarci il peso del pannolone usato. In questo modo, conoscendo il peso di uno nuovo, saremo in grado di indicargli la tipologia più adatta da usare”.
“Si chiama pad test – ha proseguito Ferraro - e se ne deducono delle indicazioni mediche specifiche che servono a scegliere meglio il tipo di pannolone. Non si tratta assolutamente di un escamotage per poi tagliare la fornitura - dice in risposta agli esponenti del Tribunale del malato - sono gli specialisti a decidere le quantità di pannoloni da distribuire e, anche potendo, noi non interveniamo su questo. Il nostro interesse è solo capire quali sono i pannoloni migliori per i nostri pazienti”.
Ma il quotidiano napoletano è andato oltre le spiegazioni del Dg e ha chiesto al senatore del Pdl e onsigliere per la sanità del governatore Caldoro,
Raffale Calabrò di fare luce su questa particolare misura per il risparmio e l’ottimizzazione delle risorse. Ebbene per il senatore “esistono disposizioni della Regione per contenere gli sprechi dei presidi, ma nulla a che vedere con il test della Asl Napoli 2”.