“Una sanità migliore, più snella e più vicina ai cittadini. Sarà il risultato del lavoro di riorganizzazione del Servizio sanitario toscano che abbiamo intrapreso e che ha lo scopo di mantenere e migliorare i livelli ottenuti negli anni. Nulla è perfetto e tutto è perfettibile, ma nell’insieme il nostro sistema sanitario si colloca a livelli molto alti, in ambito sia nazionale che internazionale”. L’assessore al diritto alla Salute,
Luigi Marroni, ha introdotto con queste parole il dibattito sul “Futuro della sanità”, che ha aperto ieri a Pietrasanta la parte del Festival della Salute dedicata agli adulti (la sezione junior si è tenuta nei giorni scorsi alla Versiliana).
“In questi ultimi mesi – ha proseguito l’assessore – ci è capitato addosso una sorta di tsunami. Alla sanità sono state tolte complessivamente molte risorse. Nei prossimi anni potremo contare sul 10% di risorse in meno. La parola d’ordine è dunque riorganizzazione". "Non sacrificheremo l’alta specializzazione - ha sottolineato - la medicina che avanza ha bisogno di risorse per andare avanti. La nostra attenzione sarà concentrata sul cittadino".
Prima, meglio, con meno carta, meno attese, meno burocrazia: queste le parole d'ordine lanciate da Marroni per tracciare la road map della futura sanità regionale. Forte attenzione alle comunità locali e grande coinvolgimento delle persone che nella sanità lavorano e che sono 50 mila. "Certo – ha detto ancora -, sarebbe bello fare tutto in una notte e svegliarsi la mattina dopo trovando il lavoro completato. Sappiamo invece che ci vorrà un po’ di tempo e che dovremo vincere problemi e resistenze. Ma metteremo a punto – ha concluso – un programma di comunicazione per spiegare a tutti i cittadini quello che stiamo facendo”.