Oltre all’assessore, accompagnata dai manager dell’Asl 5 (direttore generale, sanitario e amministrativo) e dai medici primari dei reparti interessati, erano presenti il prefetto, il sindaco e i consiglieri regionali del territorio.
La visita. Il neo Centro dialisi può contare su 16 posti letto accreditati, mentre entro il 2013, con l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione del primo piano, si prevede un aumento fino a 24 posti letto (oltre al day hospital di Nefrologia). Nel corso del suo sopralluogo l’assessore ha visitato inoltre il nuovo corpo Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) dove saranno trasferiti entro l’anno i reparti di Pronto soccorso, Anestesia e rianimazione, cinque sale operatorie e Radiologia. Quest’ultimo in particolare è dotato di apparecchiature all’avanguardia che ne faranno una delle Unità radiologiche più avanzate tra quelle della Sardegna. È già operativo invece il nuovo Corpo M, con i reparti di Medicina e Psichiatria.
Sanità di qualità. “Le strutture che ho avuto modo di vedere oggi – ha detto l’assessore De Francisci – attestano come non sia vero che tutta la sanità sarda è disastrata e anzi possono aspirare a far diventare questa Azienda come punto di riferimento per diverse specialità. Certo, c’è ancora tanto, tantissimo da fare ma il lavoro, la professionalità e l’aspetto umano di dirigenti, medici e infermieri, uniti alla soddisfazione dei pazienti dimostrano come si sia imboccata la strada giusta anche in un’Azienda sanitaria, quella di Oristano, che punta a offrire servizi di eccellenza senza costringere più i cittadini di questa provincia a trasferte onerose e disagevoli”.
Piccoli ospedali, no a smantellamento. Non solo Oristano città, però. Il rinnovamento dell’offerta di servizi di qualità e diffusi interessa anche le altre strutture sanitarie di competenza della Asl 5, come i presìdi di Bosa e Ghilarza. “Su Bosa – ha aggiunto De Francisci – è in stato avanzato il progetto di Nefrologia. In ogni caso, la Giunta sta lavorando a una sua proposta , che poi verrà sottoposta al Consiglio regionale, per rilanciare gli ospedali di provincia senza smantellarli, nonostante siano allo studio, da parte del Governo con la revisione della spesa, direttive rigide sul loro mantenimento”.