Ispezioni nei locali romani, soprattutto in quelli etnici e nei quartieri capitolini maggiormente frequentati da giovani e da turisti. Verifiche che hanno portato, nei giorni scorsi, al sequestro penale di due ristoranti cinesi, “mantenuti – riferiscono i Nas - in pessime condizioni igieniche e strutturali, con sporco diffuso in tutti gli ambienti e con gravi carenze per la sicurezza dei clienti e degli avventori (in particolare gli impianti elettrici delle cucine risultavano assolutamente non a norma ed inadeguati”).
Nel corso delle attività ispettive sono state inoltre sottratte al consumo quasi 3 tonnellate di alimenti vari, tipici dell’alimentazione orientale, ritenuti "pericolosi per la salute pubblica". Il cibo, in particolare, era “in cattivo stato di conservazione, insudiciato ed invaso in forma massiva da blatte e sporcizia”, riferiscono sempre i Nas aggiungendo che “parte di tali prodotti, congelati in maniera non idonea a garantirne la sicurezza, venivano inoltre fraudolentemente proposti alla clientela come freschi”.
Per le violazioni riscontrate i Carabinieri del Nas di Roma hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Roma i 2 titolari delle strutture di ristorazione, ai quali sono state contestate violazioni amministrative, relative alle condizioni igieniche dei locali ed al mancato rispetto delle procedure e dei sistemi di autocontrollo, che prevedono sanzioni per circa 7.000 euro.
Il valore complessivo degli alimenti e delle strutture sequestrate ammonta a 1.700.000 euro circa.