L’Aris Lombardia si è riunita in assemblea a Cernusco Sul Naviglio, presso il centro S.Ambrogio Fatebenefratelli, per fare il punto sull’aumento dei costi energetici e sulla carenza di personale medico e assistenziale, “soprattutto per servizi che vedono la difficoltà, e talvolta l’impossibilità, di innalzare le tariffe per non gravare ulteriormente sui costi sostenuti dalle famiglie lombarde".
“Questi temi - spiega in una nota il presidente
Nicola Spada - minano costantemente la sostenibilità di strutture che, trattandosi di Enti no profit, svolgono un servizio molto più affine alla componente pubblica che al privato profit, e che proprio per questo motivo nel resto d’Europa vengono riconosciuti, tutelati ed agevolati nello svolgimento delle proprie attività”.
Il decreto aiuti Ter è stato giudicato da Aris Lombardia “insufficiente" a ristorare i maggiori costi e per questo Aris Lombardia cercherà un confronto con la Regione, responsabile della ripartizione degli aiuti. “Se si tratta di una prima tranche d’accordo - osserva Spada - ma siamo nell’ordine di un decimo degli aumenti, che possono portarci a chiudere”.
Aris Lombardia è l’organo regionale dell’Associazione Religiosa degli Istituti Sanitari e Sociosanitari. Nell’area ospedaliera, Aris Lombardia rappresenta una ventina di strutture sanitarie (ospedali e IRCCS per complessivi 2.600 posti letto) che, spiega l’associazione, “erogano poco meno del 7% dell’attività ospedaliera regionale, con punte del 17% nell’area della riabilitazione, oltre 45.000 interventi chirurgici all’anno ed il 6% delle nascite”. Nell’area sociosanitaria la presenza di strutture associate Aris è ancora più solida, rappresentando più di 30 strutture dell'area extra-ospedaliera, tra cui residenze sociosanitarie assistenziali per anziani e disabili, centri di riabilitazione, hospice per un totale di quasi 4.000 posti letto.
“Sul fronte dell’area semiresidenziale ed ambulatoriale - sottolinea l’associazione - sono più di 66.000 gli utenti assistiti annualmente, siano essi in carico ai centri di riabilitazione ed alle residenze sanitarie assistenziali oppure di centri diurni, attività ambulatoriali e domiciliari. In questo ambito, il ruolo svolto dagli Associati Aris e Uneba è molto rilevante, se si pensa che per l’area anziani i posti letto del no profit in Regione Lombardia rappresentano il 77% del totale, percentuale che cresce per l’area della disabilità in cui il no profit gestisce il 94% dei posti letto lombardi”.